Quali sono le garanzie personali e come fare a ridurre il debito
Le garanzie personali vengono richieste molto spesso in presenza di prestiti e mutui.
I motivi per cui vengono richieste sono diversi:
- si può fare da garante a chi si approccia per la prima volta al mondo del credito,
- oppure si può dare una garanzia a chi non è facilmente finanziabile.
Questo articolo sulle garanzie reali e personali vuole mostrare come risolvere i problemi che queste creano.
Una garanzia personale di terze persone è richiesta quando il debitore principale da solo non dà sufficiente sicurezza di incasso al creditore, questo spesso capita quando l’importo è molto importante, ma non è esclusa la garanzia personale anche per prestiti di piccoli importi.
Sempre più spesso si ricorre al garante per prestiti di natura personale: auto, casa, mobili, prestiti in genere.
In questo caso la garanzia viene richiesta, come è facile immaginare, ad un parente (genitore, zio, cugino, nonno, figlio, ecc.) o ad un amico.
Il problema però è che troppo spesso la figura del garante viene sottovalutata da chi la richiede e da chi presta garanzia.
Si rilascia una garanzia personale più per affetto e scommessa che per delle vere e proprie valutazioni fatte.
Lo dimostra il fatto che non sempre, quando si fa da garanti, si valutano i rischi reali!
Il garante fa delle domande e avanza richieste, ma in genere riceve delle rassicurazioni generiche sul fatto che tutto andrà per il verso giusto e poi firma perché, infondo, la persona che richiede di fare da garante è certamente persona seria e degna di considerazione.
Sicuramente il garante si sente più sereno quando il richiedente ha uno stipendio sicuro e che quindi non potrà mancare ai suoi doveri di debitore.
Se a tutto questo aggiungiamo anche che si conosce quella persona da anni, magari da quando è nato, allora si ha la certezza che qualsiasi cosa possa accadere lui pagherà sempre i suoi debiti.
Ma sì dai, con questi presupposti nessun dubbio, si firma con serenità.
Forse troppa!
Non è per essere antipatico, ma con certezza so che le garanzie si firmano con troppa facilità e che alla fine chi ne paga veramente le spese è il garante perché se il debitore non paga, chi rischia è proprio lui.
Il garante ha gli stessi obblighi e gli stessi rischi che ha il debitore e non ha nessun vantaggio. È importante sapere che il garante subirà tutti i pignoramenti della persona a cui ha concesso la garanzia personale.
Cosa significa garanzia personale?
Il debitore e il garante rispondono personalmente con il loro patrimonio al debito contratto dal debitore stesso.
Partiamo direttamente da quello che prevede l’art. 2740 del Codice:
“Il debitore risponde dell’adempimento delle obbligazioni con tutti i suoi beni presenti e futuri.
Le limitazioni delle responsabilità non sono ammesse se non nei casi stabiliti dalla legge.”
In caso di debito con presenza di garanti entrambi si considerano debitori, quindi, se il debitore principale non paga il debito, sarà il garante a doverlo pagare e nel caso non lo potesse pagare ne risponderà con tutto il suo patrimonio.
Il principio è semplice, con le garanzie personali si sta mettendo a disposizione del creditore tutto il proprio patrimonio a sua esclusiva tutela.
Significa che quando è stato chiesto di firmare quella garanzia, la cortesia non è stata fatta ad un amico o un parente, ma è stata fatta alla banca o alla finanziaria.
Se le cose dovessero andare male, come sta accadendo ultimamente, il debitore ha ficcato il garante in un guaio tanto grosso da non rendersene conto.
Quali sono le garanzie personali?
Abbiamo appena visto che le garanzie personali sono quelle dove il garante si impegna a pagare il debito e a garantirlo con tutto il suo patrimonio.
Le garanzie personali sono tre:
- Fidejussioni;
- Avalli;
- Contratti autonomi di garanzia.
Escludiamo subito gli ultimi due: l’avallo cambiario perché ormai è diventato molto raro e i contratti autonomi di garanzia perché non fanno al caso nostro.
Le fidejussioni personali sono invece lo strumento più utilizzato come garanzia personale e quindi sono quelle che andiamo a vedere meglio.
Nelle fidejussioni personali il garante prende il nome di fidejussore il quale, oltre ad avere gli stessi obblighi sul debito ha anche gli stessi diritti come previsto dall’art. 1945 del C.C.
Infatti, in qualità di fidejussore, il garante può contestare la presenza di tassi usurari e l’applicazione illegittima di anatocismo nel contratto principale, ma sono certo che quando un garante firma non si preoccupa di tutto questo e nel tempo si ritrova con un debito che gli è piombato in testa inaspettatamente.
Le fidejussioni personali vengono rilasciate per vari motivi.
Come abbiamo visto all’inizio, si può garantire un figlio al suo primo acquisto a rate, questo accade perché non essendo censito ancora nel sistema creditizio, le finanziarie tendono a non fidarsi.
Si può firmare una garanzia sempre per amici o parenti per l’acquisto di un’auto.
Quale genitore si tirerebbe indietro di fronte ai figli che hanno bisogno di una garanzia per comprare casa o avviare un’attività imprenditoriale?
Ma un altro modo per rilasciare una garanzia personale è quella che spesso fa l’amministratore di una società (SRL) per avere maggiori disponibilità bancarie, per la copertura di fidi o per l’accensione di prestiti in favore della società.
La fidejussione ha le sue regole e tra queste è prevista che l’importo della stessa non può eccedere l’importo dovuto e nemmeno essere applicata una fidejussione a condizioni più onerose.
Se il creditore facesse firmare una fidejussione con importo superiore, la fidejussione non è completamente nulla, è nulla solo la parte eccedente.
Quindi, chi afferma che la fidejussione è nulla per intero perché di importo superiore e che quindi si può impugnare e liberare il garante, afferma una stupidaggine.
Se il debitore principale non ha pagato il suo debito allora il creditore si attiva per escutere la fidejussione.
L’escussione della fidejussione è quell’atto giuridico necessario al creditore per incassare le sue somme dal garante!
Il garante viene inviato a pagare le rate arretrate che il debitore non ha pagato, questo non avviene immediatamente, ma dopo un periodo di tempo previsto nel contratto stesso.
Significa che, anche se il creditore ha comunicato fin da subito che il debitore non ha più pagato il suo debito, il garante potrebbe venirne a conoscenza troppo tardi.
In genere il fidejussore viene coinvolto quasi subito nella posizione debitoria di chi hai garantito, se così debitore e garante si ritrovano entrambi trascinati nel vortice dei debiti, anzi per il garante è peggio!
Tutto dipende da quello che prevede il contratto di prestito o mutuo, ma alle volte è prevista la clausola di fidejussione con beneficio d’ordine o con preventiva escussione.
Significa semplicemente che il creditore è obbligato prima ad agire sul debitore principale e solo dopo, quando il debitore ha dato tutto, contro il garante.
Per essere valida questa clausola deve essere espressamente presente in contratto.
Quanti tipi di garanzie esistono?
Esistono molti tipi di garanzie reali e personali, tutte impegnano il garante ad intervenire nel caso in cui il debitore non adempia ai suoi doveri ma, secondo la natura, hanno caratteristiche completamente diverse.
Moltissime di queste potrebbero non interessare, infatti ne accenneremo velocemente per completezza di informazioni.
Le fidejussioni sono certamente garanzie personali, ma queste hanno alcune caratteristiche che le possono rendere differente nelle loro funzioni.
Al contrario della fidejussione semplice, la fidejussione omnibus serve a garantire un debitore nei confronti della banca non solo per i debiti esistenti, ma anche per quelli futuri.
Detta così sembra quasi una cambiale in bianco che firmata volteggia sulla testa del garante come la Spada di Damocle. Un po’ lo è, ma la fidejussione omnibus prevede che debba avere un importo massimo, in assenza del quale la fidejussione è nulla.
In genere questo tipo di fidejussione si sottoscrive in rapporti imprenditoriali.
Oltre le garanzie personali ci sono anche quelle reali come il pegno e l’ipoteca.
Il pegno grava sui beni mobili registrati e l’ipoteca sui beni immobili.
Queste garanzie prevedono che nel caso in cui il debitore non paghi il creditore, il garante è tenuto a mettere a disposizione il bene oggetto della garanzia.
Più precisamente, nel caso di ipoteca il garante sarà espropriato del suo bene affinché venga venduto per soddisfare il creditore.
Nel caso del pegno, il garante che mette a disposizione il bene su cui grava il pegno viene spossessato affinché il creditore possa disporre subito la vendita per rifarsi dei soldi non incassati. Nel caso in cui il debitore mantiene il suo impegno, il bene torna nelle disponibilità del garante.
In nessun caso però il creditore può trattenere per sé i beni ipotecati o impegnati, è tenuto a venderli per ottenere il suo risarcimento.
Esistono anche delle garanzie statali che sono rivolte ad imprese come quelle che richiedono finanziamenti per nuovi investimenti e sono sostenuti dal Fondo di Garanzia del Medio Credito Centrale, queste in genere coprono una garanzia che va dal 70% del debito e può raggiungere il 100%.
Un’altra garanzia statale è quella rilasciata del gruppo Cassa Depositi e Prestiti, questa è riservata a quelle PMI (Piccole Medie Imprese) che intendono affrontare investimenti per espansioni di mercato estero.
Altre garanzie rivolte al mondo dell’impresa sono le garanzie atipiche.
La cessione del credito è un accordo in cui il creditore cede il credito ad altro soggetto che prende il nome di cessionario. Questo rapporto fa riferimento alla cessione del credito con cui banche o finanziarie vendono i crediti inesigibili a società di recupero crediti.
Nel mandato all’incasso invece il credito non viene ceduto, il creditore (mandante) chiede ad un terzo (mandatario) di riscuotere al suo posto dal debitore. Anche questo tipo di rapporto fa riferimento alle società di recupero crediti, tuttavia qui la società non incassa per sé stessa, ma per conto della mandante alla quale poi è tenuta a versare le somme.
Un’altra garanzia atipica è la lettera di patronage, questa sostituisce la fidejussione ma ha delle applicazioni specifiche. In genere viene rilasciata da una società ad una banca per garantire un’altra società di cui ha partecipazione nelle quote (o è una sua società controllata) e farle ottenere credito.
Qualche volta sui contratti di mutuo può essere presente la clausola di garanzia “a prima richiesta” o “a semplice richiesta”.
Questa clausola prevede che la garanzia sia un contratto autonomo dal mutuo stesso, in questo caso il creditore si può rivolgere direttamente al garante il quale non può più opporre le eccezioni che può opporre il creditore, questo perché si tratta di contratti e rapporti diversi.
Questo tipo di rapporto è anche detto Garantievertrag.
Qual è la differenza tra garanzie reali e personali?
La garanzia reale è quel tipo di garanzia in cui il garante mette a disposizione beni reali, come ad esempio beni immobili con una ipoteca o beni mobili registrati con il pegno.
In questo caso il garante risponde solo per il bene che ha messo a disposizione della garanzia e la sua responsabilità si limita a questo.
Cosa ben diversa invece con la garanzia personale dove il garante si impegna a far fronte ai debiti del debitore con tutto il suo patrimonio, presente e futuro.
Quindi, la garanzia personale è quella forma di garanzia nella quale il garante si trova impelagato fino al collo per aver aiutato un amico o un parente nel suo investimento.
Non significa che non si debba mai fare, quello che voglio dire è che è importante valutare molto bene il tipo di investimento che si sta garantendo e, nel caso di mancato pagamento da parte del debitore, avere la forza economica di poter sostenere il debito senza dover perdere tutto!
Molto spesso mi sento dire in appuntamento dal debitore “Dottor Bertollo, sono nei guai con i debiti e un parente mi ha fatto da garante sul mutuo ma io non vorrei coinvolgerlo”
Il coinvolgimento del garante nasce al momento della firma e non del mancato pagamento.
Adesso che il debito non è pagato, chi ha firmato garanzia personale, in qualità di coobbligato, è tenuto a pagare in prima persona con il suo patrimonio.
Dovrà mettere a disposizione la sua casa, il suo stipendio e tutti i suoi beni con il pericolo concreto di rimanere pieno di debiti, non avere più nulla e, in tutto questo, la beffa è che i debiti non li ha nemmeno fatti lui.
Come fare a liberarsi da fidejussioni e garanzie? Scopri la procedura di sovraindebitamento ex Legge 3/2012
Annullare le garanzie non è possibile, questo può avvenire solo in casi limite per vizi di forma e di contenuto sulle garanzie stesse, ma la cosa accade molto raramente e quasi mai per fidejussioni e garanzie personali.
In questo caso il debito grava oltre che sul debitore anche sul garante e, a meno che il contratto non preveda la clausola di fidejussione con beneficio d’ordine o con preventiva escussione dove il creditore è obbligato prima ad agire sul debitore principale e solo dopo contro il garante.
Quindi, è chiaro che molto spesso il garante si ritrova in guai ben peggiori del debitore e in tutto questo rischia di trovarsi in stato di sovraindebitamento.
Infatti non è difficile che un normale padre di famiglia, che sta regolarmente pagando le sue rate senza difficoltà, si ritrova sulla schiena il carico di un debito in cui ha fatto da garante e per il quale non può pagare.
Come fare a difendersi da un sovraindebitamento causato da altri?
Esiste la possibilità di poter risolvere tutti i debiti in modo definitivo?
L’unica risposta a queste domande è la contro il sovraindebitamento, ex Legge 3 del 2012 oggi inserita nel codice della crisi, che prevede la possibilità di annullare tutti i debiti che non si possono pagare, anche quelli in cui si è prestata garanzia.
Questa legge di civiltà libera chi, sormontato da troppi debiti, rischia di non poter più fare fronte agli impegni con i creditori e rimanere indebitato per il resto della vita.
Cosa assolutamente assurda e che non porta beneficio a nessuno.
Al contrario la legge contro il sovraindebitamento permette al debitore, e al garante, di poter pagare quello che possono, in un periodo di tempo ragionevole (in genere 3 anni) e cancellare tutti quei debiti che non si possono pagare.
[Storia Vera] Come abbiamo liberato Daniela da Bologna da 120.000 di debiti per garanze personali con banche e finanziarie
La storia di Daniela è come quella di tante altre persone che si sono ritrovate coinvolte in una brutta situazione solo per aver apposto qualche firma di garanzia.
L’ex marito aveva effettuato degli investimenti e, la banca, aveva preteso che lei facesse da garante, trascinandola in quello che poi si è dimostrato essere un inferno.
I debiti fatti dall’ex compagno erano semplici investimenti da piccolo imprenditore che, dopo la crisi del 2008, si è trovato in serie difficoltà con l’impresa.
A quel punto i creditori hanno aggredito Daniela, tentando di rifarsi dell’intero debito che ammontava a 120.000 €, ma lei mai avrebbe potuto saldare il debito con il suo stipendio e sarebbe certamente rimasta debitrice vita natural durante.
Per fortuna il suo ex marito, mentre cercava una soluzione per lui, ha trovato un nostro annuncio su Facebook, da lì Daniela ci ha contattati e ci ha raccontato i suoi problemi con le garanzie personali.
Guarda il video integrale in cui Daniela racconta la sua storia e di come ha eliminato il debito di 120.000 € con le banche.
La storia di Daniela l’ha messa a dura prova.
Per anni ha dovuto rinunciare a tutto, trovandosi in difficoltà con la spesa e dovendosi privare anche delle cose più semplici, come le uscite con le amiche.
Il giudice ha accolto la richiesta e per i prossimi 3 anni Daniela potrà trattenere tutto quello che le serve per vivere e verserà solo la parte eccedente alla procedura.
La Garanzia 100% Soddisfatti o Rimborsati
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Gianmario Bertollo