Come combattere il dramma dell’indebitamento
L’indebitamento è ormai la prassi per quasi tutte le famiglie italiane.
Il continuo ricorso al credito, senza rendersi conto di quanto sia pericolosa questa pratica, rischia di portare le famiglie a un indebitamento eccessivo.
Sono sempre di più le persone che ricorrono al credito chiedendo finanziamenti.
La Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria (CRIF) lancia l’allarme sull’aumento dei cittadini maggiorenni che richiedono un prestito.
La mappa del credito 2022 di CRIF è impietosa e denuncia un aumento vertiginoso: si è passati dal 34,6% del 2016 al 47,4% del 2022.
Una crescita che in questi anni ha segnato solo numeri in salita.
Quasi 5 persone su 10 hanno un prestito in corso.
Ma ciò che trasforma il dato allarmante in una vera e propria catastrofe è che nel 2022 è diminuito l’importo medio della rata restituita.
Nel 2016 si restituiva una somma pari a 360 euro al mese per italiano, nel 2022 questa è crollata a 307 euro.
Semplicemente questa diminuzione è causata proprio dai tantissimi che non riescono più a pagare regolarmente le rate.
Questo è il vero dramma sul quale le istituzioni tendono a tacere.
Nel 2020, subito dopo il primo lockdown, oltre il 48% delle famiglie italiane ha avuto difficoltà a pagare le rate (studio Banca d’Italia). Un terzo degli italiani ha usato le moratorie del governo per bloccare le rate.
Sul sistema creditizio si basa l’economia mondiale, ma forse in Italia si sta cominciando ad esagerare e la cosa è proprio sfuggita di mano al punto da creare un indebitamento eccessivo.
Il continuo e costante aumento di indebitamento e la grave difficoltà a pagare le rate, denunciano una trasformazione molto pericolosa dell’utilizzo dei prestiti.
Un tempo ci si indebitava per acquistare un bene o un servizio, adesso si richiede un prestito per pagare le rate dei debiti esistenti.
Cosa si intende per indebitamento?
L’indebitamento di per sé non ha niente di brutto; è il sistema su cui si basa l’intera economia mondiale e che a cascata è utilizzato dalle nazioni e da ogni singola persona.
L’indebitamento nasce quando si ottiene del denaro in prestito, questo fa nascere un’obbligazione a restituirlo nei confronti di chi l’ha prestato.
Ma anche quando l’obbligazione a restituire il denaro nasce per beni o servizi ricevuti.
Quindi l’indebitamento nasce quando ci si rivolge ad una banca o finanziaria per avere delle somme disponibili, ma anche con tutti quei fornitori di beni e servizi da pagare a rate o in un secondo momento, in relazione alla loro prestazione.
È quella pratica che permette di acquistare qualcosa e di pagarla in futuro con un reddito che si deve ancora produrre.
Ultimamente, a causa di una crisi economica sempre più dura l’indebitamento sta diventando eccessivo.
Quando questo accade non si parla più di indebitamento ma di sovraindebitamento.
Significa che non si riesce più a pagare le rate regolarmente, si ha difficoltà a mantenere la famiglia e sempre più spesso si deve scegliere se pagare i debiti o dare da mangiare ai figli.
La legge, sul significato di sovraindebitamento, è molto chiara:
La situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, che determina la rilevante difficoltà di adempiere le proprie obbligazioni, ovvero la definitiva incapacità di adempierle regolarmente.
Se non si riesce a pagare i debiti in modo costante si è sovraindebitati.
La condizione di sovraindebitamento è quella condizione che trascina nel baratro.
Le varie forme di indebitamento
L’indebitamento che nasce dal prestito di denaro si divide in modi diversi a seconda del tipo di prestito che si chiede.
Anche se si pensa che faccia poco la differenza perché tanto a scadenza bisogna pagare le rate, posso assicurare che conoscere i vari tipi di indebitamento può essere molto utile su come procedere in futuro sulla richiesta di soldi e su come gestire i propri debiti.
Si dice sempre che banche e finanziarie che come mestiere fanno quello di vendere soldi, ma come vendono questo denaro?
Ci sono 7 modalità in cui le banche mettono a disposizione il denaro e ognuna di queste prevede il pagamento di interessi, ovvero il guadagno di chi ha prestato i propri soldi.
1) Il prestito finalizzato
È quel tipo di prestito che è finalizzato all’acquisto di un bene o servizio in modo specifico.
Comprare un frigorifero, acquistare un’automobile nuova o altri tipi di beni, dà la possibilità di poter effettuare un finanziamento specifico.
È lo stesso rivenditore a proporre l’acquisto a rate tramite una finanziaria collegata ed è lui stesso a produrre la pratica di finanziamento.
In questo caso non si riceve il denaro per fare l’acquisto, la somma la incassa direttamente il rivenditore del bene e chi ha acquistato il bene avrà un debito che rimborserà a rate alla finanziaria che ha erogato il prestito.
2) Il Prestito Personale
Il prestito personale permette di avere della liquidità pronta ad essere spesa.
Non è legato specificatamente all’acquisto di un bene o servizio, si riceve la somma e si fa quello che si vuole.
Il prestito lo concede direttamente la banca o la finanziaria; oggi non è più necessario andare fisicamente presso i loro uffici, si può fare tranquillamente dai loro siti web o al telefono.
Ma attenzione, soprattutto quando si procede in internet, è importante che l’operatore con cui si ha a che fare sia un agente/mediatore creditizio regolarmente iscritto all’albo OAM.
Se non è così allora c’è puzza di truffa e di trovarsi in guai molto seri.
3) La Cessione del quinto
È un poco come il prestito personale, cioè un prestito che non è finalizzato all’acquisto di un bene o servizio, la finanziaria che lo concede lo accredita direttamente sul conto corrente del richiedente.
La cessione del quinto ha una particolarità, può essere erogata solo a lavoratori dipendenti e non ad autonomi, professionisti o soggetti diversi.
Proprio dal nome deriva il suo funzionamento.
Il lavoratore dipendente riceve la somma e sarà tenuto alla restituzione rateale concedendo 1/5 dello stipendio tutti i mesi, fintanto che non avrà estinto l’intero debito.
Una cessione del quinto può durare massimo per 10 anni e per legge non può essere rinnovata prima di 4 anni.
Si tratta di un nuovo prestito di altri 10 anni, la somma del nuovo prestito in buona parte va a chiudere quello precedente e una piccola quota ti viene accreditata in conto.
4) La Delega di pagamento
La delega di pagamento funziona in modo molto simile alla cessione del quinto con delle differenze rilevanti.
Come prima differenza la delega è concessa solo a lavoratori dipendenti di enti pubblici e non a dipendenti di aziende private.
Un’altra differenza è data dall’assenza di limite del quinto dello stipendio, la delega infatti può avere anche una rata più alta rispetto al limite del quinto dello stipendio.
Poiché ha caratteristiche simili alla cessione del quinto, questo tipo di indebitamento viene anche chiamato doppia cessione.
Le analogie con la cessione del quinto sono molte:
- Il prestito può durare al massimo 10 anni;
- Dopo 4 anni può essere rinnovato (con le stesse eccessive spese accessorie del rinnovo della cessione del quinto);
- La rata la trattiene e la paga il datore di lavoro.
Quest’ultimo punto è molto sfavorevole per la persona.
Quando si avrà una vera difficoltà, e non si potranno pagare le rate perché si avrà urgente bisogno di denaro per la famiglia, il datore di lavoro tratterrà comunque le rate della delega e della cessione per versarle al creditore.
Il lavoratore non avrà alcuna facoltà di agire né potere decisionale sulla possibile sospensione.
Sono impegni che sarà costretto a mantenere, anche quando non potrà!
5) La Scopertura di conto
Si tratta di una pratica di finanziamento diversa dalle altre.
Non è una vera erogazione di fondi e liquidità, al contrario si tratta di un fido che la banca concede.
Cioè si ha la possibilità di utilizzare il conto anche oltre le somme presenti sul conto stesso.
Mettiamo che si abbia un conto corrente con dentro 3.000 euro, se la banca concede una scopertura di 5.000 euro allora si puoi usare il tuo conto per 8.000 euro in tutto.
Ma mano che si effettueranno versamenti sul conto la negatività si appianerà.
La scopertura si chiama anche fido perché si fa riferimento ad un rapporto di fiducia tra il correntista e la banca.
Questo rapporto alle volte permette anche la possibilità di andare oltre il limite della scopertura, lo sconfinamento, ma suggerisco di non usare mai questa pratica.
Infatti, se già il fido concesso ha comunque un costo e matura interessi negativi, i costi dello sconfinamento sono di gran lunga superiori.
6) La Carta di Credito
In genere non viene mai presa in considerazione come un prestito, ma la carta di credito è un finanziamento a tutti gli effetti.
Infatti, quando si fa un pagamento con la carta, non si stanno usando soldi propri ma soldi della banca la quale li riavrà indietro successivamente: a saldo oppure a rate!
Sono i due modi per poter chiudere la posizione debitoria con il gestore della carta di credito:
La carta di credito a saldo prevede il pagamento in un’unica soluzione dell’intero importo utilizzato, più eventuali spese e commissioni, generalmente entro 45 giorni.
La carta di credito a rate (o revolving) prevede il rimborso in più rate fino al saldo dell’intero importo, maggiorato di interessi molto elevati, spese e commissioni; l’importo delle rate in genere è concordato con il gestore.
Man mano che si pagano le rate il plafond (la disponibilità) di spesa torna ad aumentare.
Questo prelievo avverrà ogni mese fino ad esaurimento totale del debito maggiorato di interessi, spese e commissioni.
Le carte di credito sono ormai molto diffuse, soprattutto le Revolving, perché è facile ottenerle; non c’è finanziaria che non sia disposta a proporne almeno una.
Eppure le carte di credito, specialmente le ricaricabili, sono le peggiori posizioni debitorie per chi è indebitato.
Hanno tassi di interesse che rasentano l’usura (alle volte la superano anche), senza contare che l’indebitamento causato dai mancati pagamenti delle rate delle carte revolving è complicato da tenere sotto controllo.
La combinazione di questi due fattori diventa davvero un problema esplosivo per la situazione economico-finanziaria di una persona con troppi debiti, se poi questo lo moltiplichiamo per il numero di carte revolving che si gestiscono allora il problema si fa davvero serio!
7) Il Mutuo
Il mutuo è tra i più noti e più antichi tipi di prestito.
Risale al tempo dei romani ed è arrivato a noi godendo ancora di ottima salute.
Certo, nel tempo si è un po’ adattato, in origine questo tipo di prestito non prevedeva interessi, ma solo l’impegno di restituire quello che si era ricevuto ad una determinata scadenza.
Il mutuo oggi prevede un prestito in denaro di una certa entità e di una certa durata nel tempo.
Si parla di mutuo quando la durata va oltre i 15 anni, può arrivare anche a 40 anni; oltre tutto il mutuo prevede somme più importanti dei semplici finanziamenti che al massimo possono arrivare a 75.000 €
Le famiglie italiane ricorrono al mutuo per acquistare la prima casa!
Non è certo una regola, ma in genere un mutuo è spesso fatto per l’acquisto o la ristrutturazione di immobili.
Anche se alle volte viene fatto anche per ristrutturare una situazione debitoria.
Ritrovarsi con troppe rate che hanno scadenze diverse nel mese, fa nascere la tentazione di avere una sola rata che si occupi di tutto.
Si chiama consolidamento debiti e le banche sono sempre ben felici di concederlo perché per erogare la somma pretendono la garanzia ipotecaria sulla casa!
Molto spesso si commette un errore molto grave “in fondo è come il mutuo sulla prima casa…”
Mi dispiace, ma non è per nulla così!
Il mutuo sulla prima casa prevede costi e interessi molto più contenuti, invece il mutuo di consolidamento ha spese d’istruttoria elevate e interessi più alti.
Il rischio concreto (visto troppe volte) è quello che dopo aver fatto il mutuo di consolidamento il debitore si ritrova con una rata unica alta e sempre uguale per moltissimi anni e, nel frattempo, ricomincia ad usare prestiti, finanziamenti e carte revolving.
Ognuna di queste forme di indebitamento di per sé non ha nulla di sbagliato, sono tutti modi di accesso al credito per ottenere quello che ci serve maggiormente:
- Casa,
- Auto,
- Mobili,
- Moto,
- Elettrodomestici,
- Ecc.
Tutte cose legittime e di cui sentiamo il bisogno.
Ma come comportarsi quando questi debiti portano ad un indebitamento eccessivo?
Cosa fare se si è pieni di debiti?
Partiamo dal fatto che non bisognerebbe mai avere un indebitamento eccessivo, se questo accade è certamente frutto di problemi economici ma è anche il risultato di una mancata educazione finanziaria.
Non è un’accusa, al contrario voglio mostrare che il problema molte persone lo subiscono e non lo causano.
In questi ultimi anni le carte di credito revolving hanno preso il sopravvento nei portafogli italiani.
Un tempo all’interno del portafogli c’erano solo banconote e pochissime persone possedevano una carta di credito.
Pagare con denaro contante dava la giusta sensazione dei soldi che andavano via; si vedevano diminuire, si vedeva una banconota di taglio più grande trasformarsi in banconote di taglio più piccolo per poi sparire.
Questo dava l’esatta percezione del denaro, si sapeva come controllarlo, quanto spendere e quando rinunciare ad un acquisto.
Le carte di credito ci hanno dato due illusioni:
- Il denaro che non finisce mai;
- L’onnipotenza dell’acquisto.
Pagando con la carta non si ha mai contezza esatta di quanto si spende, non si vede il denaro andare via.
Certo, si possono sempre tenere sotto controllo le spese a fine giornata compilando una scheda o qualcosa di simile, ma quante persone lo fanno?
L’onnipotenza dell’acquisto è data da quel pezzo di plastica rettangolare, come se avesse la magia di risolvere ogni problema:
- Vuoi acquistare un televisore nuovo? Nessun problema, si passa la carta e con un bip tutto si risolve;
- Tua figlia desidera un paio di scarpe che costano tanto? Fai fare bip alla carta e sei a posto;
- Vai a fare la spesa? Bip;
- Tuo figlio vuole l’ultimo modello di smartphone? Bip;
- Devi pagare una rata di un prestito? Bip;
- Bip…
Non sto giudicando, al contrario capisco quanto si diventi vittime di questo sistema malato fatto di un uso eccessivo del credito al consumo.
La prima cosa da fare se si è pieni di debiti è imparare a gestire il proprio reddito senza più le banconote.
Ma ci sono altre cose molto importanti da fare, sia nel caso di semplice indebitamento sia nel caso di indebitamento eccessivo.
Se sei indebitato non fare altri prestiti
In caso di indebitamento questo principio è valido sempre!
Se si è indebitati in modo contenuto, il rischio è che tutto si complichi aumentando il numero delle rate e questo porterebbe portare ad una seria crisi da sovraindebitamento.
Bisogna gestire con quello che si ha a disposizione, senza fare prestiti di nessun tipo, soprattutto per pagare altre rate.
Se si ha già un indebitamento eccessivo ed è chiaro che non si riesce più a risolvere, un altro prestito peggiorerebbe solo le cose (ammesso che le finanziarie lo concedano); in questo caso quello che bisogna fare è continuare a leggere oppure passare al paragrafo successivo.
Se sei indebitato pianifica un rientro
Se la situazione di indebitamento è leggera e ancora recuperabile, oltre a non chiedere altri prestiti per non peggiorare la situazione, quello che bisogna fare è gestire il problema!
Non bisogna mai ignorare i propri debiti, non basta sapere quali sono approssimativamente, è necessario fare una lista ben precisa dei debiti e delle rate.
La lista deve essere in ordine decrescente, dal più grande al più piccolo; bisogna conoscere sia il debito capitale che la quota interessi; bisogna conoscere ogni singola rata, quale giorno del mese scade e quante sono le rate residue.
Insomma, tutto molto preciso!
Per comodità metto uno schema di seguito.
A questo punto è importante individuare l’ultimo della lista, quello più piccolo, quello più facilmente aggredibile.
L’obiettivo adesso deve essere eliminare quel debito mentre si continuano a pagare gli altri, appena si sarà chiuso allora bisogna individuare e aggredire subito quello successivo.
La chiusura del primo debito sarà un po’ più dura, ma appena si sarà raggiunto l’obiettivo ci sarà una rata in meno da pagare.
Questo si può fare se i debiti sono comunque contenuti e gestibili, se si è già in stato di sovraindebitamento la lista serve a prendere coscienza dello stato e, soprattutto, che bisogna intervenire immediatamente.
Nel prossimo paragrafo affrontiamo come intervenire.
Se sei indebitato elimina le carte revolving
Come abbiamo detto prima le carte di credito revolving, che sembrano innocenti pezzetti di plastica di “grande aiuto”, in realtà sono la rovina dell’indebitato.
Ma sono anche la rovina di chi non è ancora indebitato perché grazie agli interessi eccessivi, al suo uso fatto in modo quasi inconsapevole, portano a pagare molto di più di quello che danno.
Il mio consiglio è proprio quello di prendere tutte le carte revolving in possesso e restituirle alle banche e alle finanziarie. Sarà un nuovo inizio!
Se sei indebitato non fare scelte sbagliate
Quando si è indebitati in modo eccessivo, quando ormai si è al sovraindebitamento, per qualcuno diventa complicato gestire il problema. Sia economicamente che emotivamente.
Per non avere problemi di debiti con agenti dei recuperi crediti che spesso sono troppo aggressivi, viene in mente di tutto.
Scoprire che non si possono più avere prestiti e finanziamenti può creare panico e, in quel caso, possono arrivare pensieri sbagliati.
Mai e poi mai rivolgersi a usurai e strozzini per avere soldi e pagare i debiti!
Non è una soluzione MAI è un problema SEMPRE!
Se banche e finanziarie sono pesanti e difficili da gestire gli strozzini sono molto pericolosi.
Il sovraindebitamento con banche, finanziarie e Equitalia è facile da gestire (tra poco vedremo come), ma con gli usurai non è per nulla facile. Anzi…
Un’altra scelta sbagliata che si può fare e che qualcuno a me caro ha fatto è quella di togliersi di mezzo.
NON è una soluzione, è un problema molto più grande quello che si lascia a familiari e amici che dovranno piangere e che non avranno più come pagare i debiti.
Ad ogni problema c’è una soluzione e la scelta estrema non è una soluzione!
Se la tua vita è ormai piena di debiti che non sai più come gestirli, se stai pensando al peggio, se pensi che non ci siano più vie di uscita, sappi che non è così.
La soluzione c’è ed è lì per te e per risolvere tutti i tuoi problemi.
La soluzione è la legge contro il sovraindebitamento, continua a leggere e tutto sarà chiaro.
Scopri come uscire dall’indebitamento grazie alla Legge 3
L’indebitamento è normale nella nostra vita, il problema non è averlo ma quanto questo possa pesare nell’economia della nostra famiglia.
- Se hai un indebitamento lieve mantienilo sotto controllo e non farti sfuggire nulla.
- Se il tuo indebitamento è un po’ più importante allora non peggiorarlo, pianifica una riduzione per avere tutto in una gestione normale.
- Se il tuo indebitamento è eccessivo non devi scoraggiarti, il Codice della Crisi, esiste proprio per aiutarti a risolvere i tuoi problemi.
Qualunque sia il tuo debito la legge contro il sovraindebitamento ti permetterà di pagare i debiti mettendo a disposizione quello che puoi per un periodo di tempo di 3 anni.
La tua situazione debitoria (mutui, prestiti, finanziamenti, cessioni del quinto, carte di credito, debiti Equitalia, fidi bancari, ecc.) viene presa in carico, gestita e appianata da una sentenza del tribunale.
La legge ti tutela garantendo una vita dignitosa per te e per la tua famiglia.
La Legge 3 e le norme contenute nel codice della crisi, ti permettono di affrontare in modo sereno e sostenibile, la tua situazione debitoria.
Niente più sacrifici assurdi dovendo rinunciare a tutto (conosco persone che hanno avuto il frigorifero vuoto per giorni), al contrario si terrà conto di tutte le esigenze della tua famiglia.
Si terrà conto dei soldi necessari a fare la spesa, a pagare le bollette e l’affitto, ai soldi che servono per fare studiare i figli e a quelli che servono per comprare loro i vestiti, insomma la legge riconosce la dignità della famiglia e delle singole persone.
Qualunque sia il tuo stato di sovraindebitamento non devi disperare, richiedi subito la tua consulenza gratuita con uno Specialista Legge3.it.
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[STORIA VERA] : Come abbiamo ridotto l’indebitamento eccessivo di Gaetano riducendolo dell’86% grazie alla legge contro il sovraindebitamento
Quella di Gaetano è una storia dura e fatta di tantissimi sacrifici per amore della sua famiglia e dei suoi cari.
Gaetano è una persona molto giovane ma nonostante questo si è ritrovato sulle spalle 130.000 € di debiti da non poter più gestire ma subire.
Il suo indebitamento si è creato a causa dei continui trasferimenti per lavoro, lui è un militare, ma soprattutto per le grandi problematiche delle famiglie di origine, sia la sua che quella della moglie.
Da persona seria e molto responsabile non si è sentito di tirarsi indietro e ha messo tutto sé stesso per aiutare le famiglie di origine.
Le famiglie non navigavano in ottime acque e lui, unico punto di riferimento, ha contribuito con tutte le sue forze arrivando a spingersi oltre.
Ha fatto di tutto per far fronte ai suoi debiti, ma l’arrivo della pandemia lo ha messo K.O.
Un debito importante che ha raggiunto la somma di oltre 130.000 €
Guarda il video e ascolta le parole di Gaetano, nelle sue parole si sente forte la responsabilità di aver affrontato i problemi di due famiglie!
Grazie alla legge contro il sovraindebitamento Gaetano metterà a disposizione 400 € al mese per i prossimi 4 anni, stralciando completamente la somma restante.
Ha compreso che da solo non ce l’avrebbe mai fatta, ha fatto delle ricerche che lo hanno portato a noi.
Poiché Gaetano non è uno sprovveduto, ha fatto la cosa più logica che si fa in questi casi: ha contattato i nostri clienti per accertarsi che tutto fosse vero.
Testimonianze Clienti
La fiducia non va data a scatola chiusa, al contrario bisogna sempre essere certi delle persone di cui ci si fida!
Ci sono troppi improvvisati che si spacciano per esperti e che mettono a rischio intere famiglie.
Visti i periodi, ci sono moltissime persone che si trovano in serie difficoltà e che hanno bisogno di risolvere definitivamente i problemi di indebitamento eccessivo.
Rivolgersi per errore a questi farabutti non è difficile, ogni giorno su internet passano migliaia e migliaia di messaggi pubblicitari che dicono tante belle cose ma che alla fine si dimostrano per quello che sono: pericolosa aria fritta!
È vero che il rischio di entrare in contatto con questa gente è alto ma, se sai come agire, puoi difenderti dalle loro incompetenze.
Molto spesso questa gente non ha referenze, non ha testimonianze e quando le ha sono fasulle; messaggi impersonali con foto di attori.
- Giovanna da Vigevano che ha stralciato migliaia di euro solo con una telefonata.
Ma chi è Giovanna da Vigevano?
Come ha fatto a stralciare migliaia di euro con una telefonata?
- Marco di Milano che ha ridotto il suo debito fino al 70%.
Cosa significa esattamente che ha ridotto il suo debito fino al 70%?
Cos’è una percentuale a scelta?
Pubblicità su Facebook come queste ne girano ogni giorno a migliaia.
Non ci sarebbe niente di male se fossero vere.
Ti basta chiedere informazioni più specifiche: come questa gente ha raggiunto il risultato?
Se fai domande del genere, completamente legittime, e chi ti dovrebbe rispondere comincia ad avere i mal di pancia, allora sei nel posto sbagliato: scappa!
Chiedi prove, fatti, chiedi di poter parlare con Giovanna e Marco, di capire come hanno ottenuto i loro benefici: hanno fatto un saldo a stralcio o hanno fatto la legge contro il sovraindebitamento?
Hanno risolto definitivamente oppure queste persone hanno ancora problemi?
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Gianmario Bertollo