Le carte revolving rappresentano spesso il principio della rovina per sovraindebitamento, come uscirne e risolvere il problema in modo definitivo?
Il problema legato all’utilizzo di questo strumento è troppo sottovalutato al punto che proprio nessuno ne parla.
Banche, finanziarie ed istituzioni, si comportano proprio come se il problema non esistesse, lasciando che tutti gli effetti negativi, che comportano le carte revolving, si attuino fino alla completa rovina della persona e di chi gli sta intorno!
Forse consideri queste parole eccessive ed esagerate ma, l’esperienza di anni di attività nel settore del sovraindebitamento, mi hanno fatto osservare e scoprire cose che mai avrei immaginato!
Questo articolo non ha la pretesa di scoprire nessuna verità nascosta sull’argomento, vuole solo mettere in evidenza quello che già è noto a tutti ma che non viene detto per convenienza.
Approfondendo il problema delle carte revolving vedremo come uscirne in modo pulito.
Carte revolving: cosa sono e come funzionano?
Ufficialmente si tratta di ottimi strumenti che possono dare un credito immediato a chi ne ha bisogno, mettendo nella condizione l’utilizzatore di restituire la cifra usata in modo rateale.
Come dice qualcuno, è come avere un credito in tasca, senza dover chiedere a nessuna banca né finanziaria di ricevere quella somma.
Quando si ha bisogno di un prestito, anche di poche centinaia di euro, bisogna richiederlo.
Per le carte revolving non è necessario, perché quel prestito è sempre pronto per essere usato!
Le carte revolving vengono rilasciate da banche e finanziarie direttamente ai loro clienti.
In genere il rilascio è automatico, basta aver sostenuto uno o più prestiti ed essere stati puntuali con i pagamenti e la finanziaria invia la carta revolving direttamente a casa del cliente.
Il principio è semplice ed è logico:
HAI RICHIESTO UN PRESTITO -> HAI PAGATO REGOLARMENTE -> SEI UN BUON CLIENTE -> ECCOTI DEL CREDITO PRONTO ALL’USO!
Non ci sarebbe nulla da obiettare se non fosse che le carte revolving nascondono dei problemi molto pericolosi.
Il plafond
Ogni banca e finanziaria decide in autonomia quale somma mettere a disposizione del cliente come credito.
Si può andare da piccole cifre di 1.000 € fino a somme che superano i 10.000 €
Tutto dipende da quanto si considera affidabile il cliente.
In teoria bisognerebbe tenere in considerazione la sua capacità di indebitamento, ma nella pratica alla finanziaria non conviene.
Meglio dare una rata in più e mantenere il cliente in uno stato di indebitamento continuo.
Gli interessi
Il vero punto pericoloso delle carte revolving sono gli interessi e come questi vengono applicati.
Si tratta di percentuali sempre al limite dell’usura e che non rientrano in un metodo di calcolo come quello sui finanziamenti, ma continuano a calcolare interessi negativi su interessi negativi.
Quando stipuli un finanziamento fin da subito conosci l’importo degli interessi e questi non aumentano mai: calcolati all’inizio del prestito, li pagherai di volta in volta sulle rate.
Invece, per le carte revolving il problema è diverso: ogni mese vengono calcolati gli interessi passivi, questi vengono addebitati sul saldo della carta, diventando base di calcolo di altri interessi nel mese successivo.
Per fare un esempio banale ma abbastanza verosimile, una somma di circa 2.500 € con una carta revolving può trasformarsi tranquillamente in rate per il valore di 5.000 €
Le rate
Di conseguenza le rate non saranno come quelle di un normale finanziamento, perché il debito totale non diminuisce in modo netto rispetto alla rata pagata.
Provo a spiegarmi meglio.
Facciamo finta di aver acceso un piccolo finanziamento da 4.000 € per comprare degli elettrodomestici in casa e che restituiremo in 18 rate.
La rata ammonta a 238 €, il che significa che in 18 mesi pagheremo in totale 4.284 €
Da questo punto di vista si può considerare una buona operazione finanziaria perché gli interessi in 18 mesi ammontano a poco più di una rata.
Ma se invece acquistassimo gli elettrodomestici con una carta revolving usando un plafond da 4.000 €, cosa succederebbe?
Ipotizziamo che alla compagnia finanziaria ogni mese restituiamo la cifra di 238 €, come per il prestito.
Il primo mese pagheremmo 238 € che andrebbero a scalare il nostro debito da 4.000 € a 3.762 €, ma dobbiamo anche tenere conto che vanno calcolati gli interessi e su 4.000 € la compagnia calcolerà il 21,5%
Quindi, dopo il primo mese ti troveresti un interesse di circa 72 €
Lo so, detta così sembra poca roba, ma vediamo tutto questo in una tabella
Come puoi vedere tu stesso, la stessa identica cifra, con la stessa identica rata può costarti il triplo e pagarla fino a tre mesi in più!
E questo sempre se continui a pagare una rata costante di 238 € al mese e senza mai più usare la carta.
Ma nella realtà sappiamo che:
- Se il debito diminuisce si tende a diminuire anche la rata per diminuire le uscite, questo si traduce in un calcolo degli interessi ancora più alto da pagare;
- Sapendo di avere una carta con della disponibilità si è portati ad usarla, questo significa che il debito si aumente e gli interessi galoppano.
Cosa succede se non si pagano più le rate di una carta revolving?
Le carte di credito revolving sono strumenti che vengono rilasciati dalle compagnie finanziarie, come fossero degli innocui strumenti da usare e, purtroppo, molte persone non percepiscono il reale pericolo che queste comportano.
Trovarsi nella condizione di non poter pagare una o più rate di una carta è un problema molto serio che porta con sé guai molto importanti.
Il principio è molto semplice e lineare:
- se non si pagano le rate il creditore agirà per avere i suoi soldi!
Per farlo azionerà tutti quei meccanismi che la legge gli consente e, alle volte, si muoverà anche oltre i limiti della legalità.
Dapprima inizieranno le telefonate “gentili” da parte degli operatori della stessa compagnia che ti inviteranno a pagare la rata entro una certa data.
Dopo quella data, se non hai ancora pagato, saranno delle agenzie di recupero crediti ad occuparsi del tuo debito e qui la gentilezza può anche non esserci.
Di fatto si comincia ad entrare in un turbine di telefonate, visite sotto casa e lettere che fanno venire l’ansia, il tutto in modo eccessivamente stressante!
Se ancora non paghi, allora le cose si fanno più pesanti.
Sarà un legale a contattarti e in genere lo fa con tanto di raccomandata da andare a ritirare alla posta.
Questa diventa una comunicazione più fredda, ti sembra quasi di avere a che fare con una macchina e non con una persona.
Infatti, se alla scadenza che ti ha concesso il legale non hai ancora pagato, allora questo farà scattare tutti i meccanismi per procedere con i pignoramenti!
Cosa possono pignorare per una rata non pagata?
Tutto!
Non esiste un limite a ciò che un creditore può pignorare.
Potrà pignorarti:
- lo stipendio o la pensione
- il conto corrente
- l’auto
- la casa
NOTA IMPORTANTE: Se l’importo dovuto è di poche migliaia di euro il creditore potrà pignorare anche la casa, proprio per il principio che lui ha il diritto di riavere il suo denaro!
Entrare nel vortice dei pignoramenti significa entrare in una vita d’inferno!
Il rischio di cadere nella trappola delle carte revolving e di indebitarsi
Come abbiamo visto, cadere nei malefici delle carte revolving è davvero facile, il come uscirne però poi non è così semplice.
E’ facile perché si commette l’errore ingenuo di pensare che si tratti di una forma di finanziamento che un normale prestito, ma come abbiamo visto ha costi molto alti.
E’ facile perché una volta utilizzata, nel momento in cui serve acquistare anche una piccola cosa, se non si hanno liquidità si utilizzerà facilmente per pagare.
Questo comporta un indebitamento maggiore di cui magari non si era tenuto conto.
Ma di fatto è un problema molto importante perché rischia di mettere in crisi tutto il sistema finanziario di una persona e della sua famiglia.
La verità che nessuno ha mai il coraggio di dire è che le carte di credito revolving non sono uno strumento per tutti.
Come dice qualcuno, queste carte sono uno strumento per persone ricche e benestanti perché i costi e gli interessi sono alti e servono a dare un servizio diverso dal semplice prestito o finanziamento.
Per tutti quelli che si trovano indebitati a causa delle carte di credito o comunque con rate di carte revolving, è importante capire come uscirne definitivamente!
Come estinguere il debito di una carta di credito revolving
Diciamo le cose come stanno: estinguere realmente un debito di questa natura ha a che fare a come estinguere una carta di credito revolving.
In modo molto semplice che prima di tutto bisogna eliminare la fonte dei guai, proprio la carta di credito!
Il mio consiglio non è semplicemente non usarla più, ma tagliarla in mille pezzettini e, se previsto, restituirla alla compagnia finanziaria.
Una carta revolving non è una possibilità in più ma un problema enorme sempre sopra la nostra testa!
Tuttavia questo non risolve i problemi di debito.
Sicuramente favorisce a non peggiorare le cose, ma per risolvere i problemi di indebitamento, se non si è più in grado di pagare le rate né della carta né degli altri prestiti, allora bisogna fare ricorso alle procedure sul sovraindebitamento!
Si tratta di procedure che permettono a chi non può pagare i propri debiti, di farlo in modo sostenibile.
La legge permette, a chi si trova in stato di sovraindebitamento, di pagare quello che può per un certo periodo.
Superato quel periodo il debitore non deve pagare più nulla perché il resto dei debiti viene stralciato!
Il principio di queste procedure è quello di restituire alle persone che soffrono, per debiti che non potranno pagare mai, la dignità di una vita senza l’oppressione dei creditori e delle azioni che questi possono fare.
Per accedere alle procedure di sovraindebitamento, bisogna rivolgersi a dei veri professionisti specializzati esclusivamente in questo settore, come gli specialisti di Legge3.it
[Storia vera] 121.000 € di debiti ridotti del 93% grazie alla legge contro il sovraindebitamento
La storia di Giovanni Luca è davvero molto forte ed intensa ed in modo altrettanto forte ed intenso è stato travolto dai debiti.
Sia lui che la compagna lavoravano regolarmente e questo garantiva serenità al nucleo familiare.
Il primo vero problema arriva quando lui scopre di avere una brutta malattia e, a causa delle cure lunghe e molto forti, non ha potuto lavorare come accadeva prima.
Ma nulla che possa fermare la forza che Giovanni Luca ha dentro.
Infatti, dopo la nascita della prima figlia con la compagna decidono di sposarsi e quindi richiedono un prestito per affrontare il matrimonio.
Niente di proibitivo, entrambi lavorano e possono far fronte al prestito che hanno acceso.
Purtroppo, però, un brutto incidente della moglie distrugge l’auto, per fortuna lei rimane illesa, ma questo comporta una spesa imprevista: un nuovo prestito per una nuova auto.
La situazione si complica, tuttavia i due possono ancora reggere il colpo.
Purtroppo però, la moglie perde il lavoro e con un reddito in meno le cose si fanno seriamente complicate.
I due stringono la cinghia ma anche Giovanni Luca finisce in cassa integrazione.
Questo li porta da avere due stipendi ad averne uno solo ridotto!
Ma le difficoltà non finiscono, a causa di un atto vandalico l’auto comprata da poco, viene incendiata e questo lo costringe ad accendere un nuovo finanziamento per un nuovo acquisto auto.
La coppia vede stravolta completamente la sua vita: sono passati da avere una vita serena con ottime prospettive a vivere di ansia quotidiana con l’obiettivo di vivere alla giornata per preoccuparsi, giorno per giorno, di riuscire a pagare le rate!
Le cose ormai sono degenerate e Giovanni Luca si trova nella condizione di fare debiti per pagare altri debiti.
Quando credeva che non avrebbe mai avuto una via d’uscita ci ha trovati su internet e da lì le cose per lui e per la sua famiglia sono completamente cambiate!
Clicca sotto e guarda il video della testimonianza che Giovanni Luca ci ha rilasciato dove testimonia di essersi liberato di 121.000 € di debiti!
Testimonianze Clienti
Quella che hai appena ascoltato è una delle centinaia di storie che possiamo raccontare con orgoglio e con la certezza di avere liberato 273 famiglie da 119.489.000 € di debiti!
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Il libro racconta i guai e le difficoltà dei protagonisti, di come sono arrivati ad indebitarsi e di come hanno rischiato di rimanere schiacciati.
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Se ti trovi in stato di sovraindebitamento e sai che puoi rischiare dei pignoramenti da un momento all’altro, allora non devi perdere tempo. Non aspettare ancora, possono solo evolversi negativamente.
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Gianmario Bertollo