“Come evitare il pignoramento della pensione?”
È la domanda più importante che si pongono tutti i pensionati nel momento in cui ricevono un pignoramento e, purtroppo, rischia di essere la domanda che sempre più spesso si faranno.
Veniamo da un lungo periodo di crisi economica internazionale della quale stiamo ancora pagando i danni e a rendere tutto ancora più infernale sono stati questi due lunghi anni di pandemia che hanno annientato la produttività e il PIL in Italia.
In questi anni i pensionati, quelli che consideriamo i nonni d’Italia, sono quelli che hanno sostenuto intere famiglie con il loro piccolo reddito.
Hanno aiutato i figli a pagare rate, tasse e, sempre più spesso, a comprare da mangiare a figli e nipoti.
Tutto questo con la speranza che si trattasse di un periodo passeggero, quando invece si è trattato solo dell’inizio di una nuova catastrofe economico-finanziaria.
Adesso questi stessi pensionati non hanno più risparmi, i costi sono aumentati anche a causa dei rincari dell’energia, del gas, dei prodotti alimentari… e le difficoltà aumentano.
Se prima potevano mantenersi, anche se con grande difficoltà, e dare una mano a figli e nipoti, adesso le cose diventano sempre più critiche.
Ricordiamo che stiamo parlando di persone che come te, grazie alla pensione, hanno anche fatto da garanti per i mutui e per i prestiti dei propri cari.
Adesso, dopo che i blocchi del governo per il Covid sono finiti, le banche e le finanziarie pretendono il pagamento di tutti gli arretrati.
Ma sempre più spesso questo non è possibile, perché la situazione attuale è precipitata:
- oltre 400 mila aziende hanno chiuso per sempre,
- milioni di famiglie si sono ritrovate ad essere senza reddito;
e quindi ci sono sempre più persone che si trovano nei guai e non hanno più la forza di pagare i debiti.
Per questa ragione le banche e le finanziarie si stanno scagliando verso quei debitori che hanno un reddito “garantito”come la tua pensione… e che fanno?
La pignorano!
Ma cosa è esattamente il pignoramento e come evitare il pignoramento della pensione?
Con questo articolo voglio dirti tutto quello che c’è da sapere su questo argomento:
- come evitare le false soluzioni che ti propongono gli avvocati e che ti creano maggiori problemi;
- come agire per limitare i danni;
- e quali soluzioni VERE si possono adottare.
Ma c’è una cosa importante che devi sapere fin da subito: se in questo momento hai la pensione pignorata è perché hai preso un impegno, per un tuo prestito o perché hai firmato come garante, e non sei riuscito a mantenerlo.
Quindi la banca non sta facendo un illecito o un sopruso, sta solo cercando di avere indietro il suo denaro.
Che cos’è e quando si applica il pignoramento della pensione?
Lo abbiamo appena detto, si tratta del recupero che un creditore fa in maniera forzosa e che la legge gli permette.
Quella volta in cui hai acquistato il frigorifero a rate o che hai richiesto un finanziamento per le esigenze della tua famiglia, hai preso un impegno con la finanziaria.
Impegno semplice e chiaro: la finanziaria ti ha prestato del denaro per la tua esigenza e ti ha permesso di restituirlo a rate mensili fino a completo pagamento del debito.
Poco importa quanto ti hanno prestato e quante rate sono previste, il principio è sempre lo stesso e vale sempre per tutti:
- devi mantenere l’impregno preso, devi pagare i tuoi debiti!
Questo significa che, qualsiasi sia il motivo per cui hai dovuto smettere di pagare, banche e finanziarie vogliono e pretendono i loro soldi.
E non gli interessa se hai perso il lavoro o se hai dovuto affrontare delle spese impreviste per un incidente o una malattia improvvisa: se non paghi loro ti pignorano!
Quindi, nel momento in cui non rispetti più le rate, il creditore ha la legge dalla sua parte che gli consente di riprendersi gli arretrati… con gli interessi e tutte le altre spese.
Se non lo fai, prima ti contattano per trovare un accordo “bonario”, poi affidano tutto ai recupero crediti (che spesso si comportano da malavitosi)... e se neanche in questo modo riescono a incassare, allora vanno per le vie legali.
Quindi mettono di mezzo il tribunale e ottengono dal giudice il permesso per pignorarti la pensione, ossia l’INPS tratterrà una parte dei tuoi soldi e poi li darà ai tuoi creditori.
Tu a questo punto non puoi fare più niente, puoi solo subire questa trattenuta.
Alle banche e alle finanziare poco importa se quei soldi che ti tolgono servivano per pagare le medicine per te o per un tuo familiare, loro ti pignorano, perché lo possono fare.
Quindi il pignoramento altro non è che togliere un diritto ad una persona su qualcosa, per soddisfare il diritto del creditore.
Quali sono i vari tipi di pignoramento?
Partiamo dal presupposto che, in linea di massima i tuoi creditori possono pignorarti tutto quello che hai, fatta eccezione per alcuni beni di prima necessità: i letti, il tavolo e le sedie, la cucina, le fedi nunziali… insomma esiste una lista di beni impignorabili, ma si tratta davvero di poca cosa.
Sapendo questo, vediamo quali sono i vari tipi di pignoramento previsti dalla legge:
- Pignoramento Mobiliare;
- Pignoramento Immobiliare;
- Pignoramento Presso terzi.
Quello che noi oggi stiamo vedendo insieme è il pignoramento della pensione, quindi quello “Presso terzi” (si chiama così perché il pignoramento lo subisci tu ma viene fatto direttamente all’INPS).
Si può evitare il pignoramento della pensione?
Non allontaniamoci dalla domanda iniziale: come evitare il pignoramento della pensione?
Cercare di evitare il pignoramento della pensione non è un principio sbagliato, lo diventa quando fai delle scelte inutili oppure può diventare pericoloso se le scelte sono fuori legge.
Per capire meglio come muoversi e cosa fare ti darò una lista di tutte quelle possibili, mettendoti in guardia dal non fare quelle che possono metterti nei guai.
Ricorda, ogni volta che si presenta un problema hai sempre diverse possibili soluzioni. Nel tuo caso puoi trovare buoni consigli, consigli inutili o addirittura quelli che possono rovinarti la vita. Fai attenzione perchè ci sono tanti truffatori che possono approfittarsi di te.
Come prima cosa, per evitare il pignoramento della pensione, abbiamo due strade:
- Quella dei sotterfugi illegali o scorretti (E INEFFICACI)
- E quella delle soluzione legali (ma sbagliate)
"Svuota il conto e tieni i soldi in casa"
Sappiamo che in genere il pignoramento della pensione viene fatto direttamente dall’INPS ma, come vedremo più avanti, può essere fatto anche dopo, direttamente sul tuo conto corrente bancario o postale.
Significa che non sempre la pensione può subire la trattenuta direttamente dall’INPS, ma il creditore può agire sul tuo conto corrente.
Uno dei consigli peggiori che sento dire da pericolosi avvocati incompetenti è: “Svuota il conto e tieni i soldi in casa”
La cosa è molto rischiosa!
Questo consiglio è praticamente inutile e pericoloso:
- Inutile perché se tu avessi dei soldi da parte allora non avresti problemi di pignoramento, forse staresti pagando il tuo debito in modo regolare.
- Pericoloso perché non è sicuro tenere migliaia di euro in contanti in casa, con tutti i truffatori che girano per le città.
Ricordiamoci anche che con le attuali leggi è praticamente ingestibile il denaro contante di importi sopra i 2.000 euro.
Insomma, svuotare il conto è il primo inutile e pericoloso consiglio che qualcuno possa darti.
"Fai una cessione del quinto così non possono farti un pignoramento"
Ecco un altro pericoloso e inutile suggerimento: “Fai una cessione del quinto così non possono farti un pignoramento”
Chi ti da questo consiglio o è un emerito imbecille oppure è in mala fede.
La presenza di una cessione del quinto della pensione non blocca il procedimento del pignoramento. Non è vero che questo si mette in coda.
È importante che tu sappia che la pensione può subire diverse trattenute e pignoramenti, la "soglia impignorabile" infatti è pari all'importo del cosiddetto "minimo vitale", una cifra che cambia di anno in anno e che si ricava prendendo in considerazione il valore dell'assegno sociale. Per il 2022 questa soglia di impignorabilità ammonta a 702,15 €.
Significa che se anche tu avessi fatto due prestiti con relative trattenute sulla pensione, non avresti bloccato il pignoramento. Quindi, se qualcuno ti dice di fare una cessione del quinto per riparare la tua pensione, mandalo a quel paese!
Ti sta solo dando dei consigli molto pericolosi.
"Fatti pignorare da un amico"
Un altro consiglio pericolosissimo che ho sentito spesso (e che si legge anche su alcuni siti di truffatori che si spacciano per professionisti), è: “Fatti pignorare da un amico”
Non fare strani pensieri, prima che tu possa progettare questa immane stupidata, è bene sapere a cosa vai incontro.
Far procedere un tuo amico con un pignoramento, in modo che la tua pensione sia protetta dal pignoramento di altro creditore, è molto stupido e pericoloso (anche perché - come detto - i pignoramenti possono "accavallarsi" se la natura del credito è differente... quindi è tutto inutile).
Dovresti avere un amico veramente fidato per fare una cosa del genere.
Se non fosse fidato, il rischio sarebbe quello di farsi fare un pignoramento da lui per finta ma lui potrebbe tenersi i soldi veramente, visti i tempi è difficile trovare una persona così fidata.
Immagina che il tuo amico fidatissimo un giorno, mentre incassa le somme che deve restituirti, perde il lavoro oppure ha un imprevisto importante per cui gli servono soldi... come pensi che vada a finire?
Rischi di trovarti a pagare, oltre a tutti gli altri, anche un debito che non avevi!
Lo so che ti fidi ciecamente di lui, ma conosco migliaia di persone che si fidavano ciecamente dei loro stessi fratelli, ma quando si tratta di soldi il pericolo di pugnalate alla schiena è molto alto.
Se questi sopra sono i consigli più stupidi che gli incompetenti possono darti, vediamo adesso quali sono le strade lecite da seguire.
"Fai molta attenzione quando chiedi un prestito!"
In pratica devi imparare a misurare la tua capacità di sostenere il peso delle rate, bisogna farsi bene i conti prima! Potrà sembrarti banale, ma un modo saggio per non farsi pignorare la pensione è non mettersi nelle condizioni di subirlo il pignoramento.
- Non fare nessun finanziamento se non sei assolutamente sicuro che potrai pagare le rate!
Troppo spesso pensiamo che in fondo una piccola rata è poca cosa.
Cosa vuoi che siano 60 euro al mese, oppure 100?
Con questo modo di pensare acquistiamo oggetti e servizi che potremmo acquistare in altri momenti, ci riempiamo di rate al punto da averne fin sopra i capelli.
Sai quante volte mi capita di vedere persone che hanno rate molto più alte di quello che possono pagare? Che pur non mangiando non riescono a pagare?
Non è colpa loro, sono stati attratti da un sistema malato basato su rate e finanziamenti, ma è importantissimo non perdere la bussola e fermarsi davanti a quell’acquisto o a quell’altro.
"Non fare da garante"
So che sono tempi duri e che tu da bravo genitore vuoi aiutare i tuoi figli a costruirsi un futuro.
In fondo anche tu sei stato giovane con tante aspettative e con tanti progetti, ma oggigiorno le cose funzionano diversamente.
Quando tuo figlio viene a chiederti di mettere solo una firma per il suo mutuo di casa o per il prestito sulla sua attività, ti sta esponendo ad un rischio.
Non lo fa certo con cattive intenzioni, lui vuole solo andare avanti nella vita, ma c'è il rischio che non abbia previsto cosa succederà un domani e al suo primo scivolone ti trascinerà nel baratro.
Nella sua buona fede lui non vorrebbe coinvolgerti, ma la verità è che ti ha trascinato con mani e con piedi nel momento esatto in cui ti ha fatto firmare quella garanzia.
Se qualcosa va storto sappi che quel giorno tu hai firmato il consenso ad un eventuale futuro pignoramento della pensione!
"Fare opposizione"
Se non sei riuscito a pagare le rate, di un prestito oppure se hai firmato come garante per un amico o un parente che poi non ha pagato, ed hai ricevuto una notifica del pignoramento, qualche avvocato potrebbe suggerirti di fare opposizione al pignoramento... ma è davvero una soluzione questa? Vediamolo insieme!
Fare opposizione significa manifestare un disaccordo sull'atto ricevuto, quindi in questo caso si tratterebbe di reclamare contro il pignoramento della tua pensione.
Si può fare opposizione? Certo, puoi fare sempre opposizione... ma bisogna capire perché farla.
Se di fatto hai saltato dei pagamenti non hai certo "ragione" nell'opporti, lo abbiamo visto prima: i tuoi creditori hanno il diritto (ed il dovere) di fare di tutto per recuperare le loro somme.
In quali casi allora vale la pena fare opposizione? Fondamentalmente se ci sono degli errori nel pignoramento... ad esempio:
- Se puoi dimostrare che non ti hanno mai notificato il decreto ingiuntivo o il precetto (il che è davvero raro che accada).
- Se hanno riportato delle somme errate nel pignoramento (ma devi avere la certezza di quello che affermi).
- Se hanno sbagliato il calcolo per definire l'importo del pignoramento.
- Se puoi dimostrare di aver saldato il debito (ma non è certo questo il caso)
ATTENZIONE: fare opposizione non significa che puoi decidere di non pagare (anche perché col pignoramento i soldi se li prendono direttamente) ma significa che devi rivolgerti al giudice con un avvocato per ottenere qualcosa... questo significa fare opposizione!
Ovviamente se tu sai già di avere un debito, fare opposizione non ti servirà ad annullare il diritto del creditore a riavere i suoi soldi pignorando la tua pensione.
Quello che succede è che:
- si annulla quell’atto di pignoramento;
- si riaprono i termini nei quali il creditore per procedere deve fare di nuovo la procedura;
- e qualche mese dopo ricevi una nuova notifica di pignoramento della pensione.
Il pignoramento quindi non è annullato, è solo rimandato.
Se ti avevano portato a pensare che opporti sarebbe bastato a farti ottenere l’annullamento del pignoramento, beh sappi che ti hanno fatto cadere in errore.
Aspetta, prima di andare avanti ribadisco il principio: l’opposizione serve a dimostrare qualcosa di errato rispetto alle richieste del creditore e per questo allunga i tempi della procedura di pignoramento.
Chiaro fin qui?
Ecco, sull’allungamento dei tempi di procedura gli avvocati ci basano i loro fatturati con le loro parcelle a tue spese.
Vediamo come va di solito:
- In pratica tu ricevi un atto di pignoramento.
- Naturalmente la sola vista della busta verde ti fa venire le palpitazioni, sudori freddi, brividi e fame d’aria.
- Dopo che l’hai aperta e hai provato a leggere, hai la testa molto confusa, i pensieri sono sconnessi e la parola pignoramento diventa un chiodo fisso che non riesci più a scardinare dalla tua mente.
- In tutta questa confusione solo una cosa ti rimane chiara: la tua piccola pensione sarà ridotta ancora da un pignoramento e i tuoi problemi dureranno per anni.
- Cerchi di non andare nel panico e provi a mantenere il sangue freddo, ma anche se ci provi con tutte le tue forze non riesci a toglierti dalla testa quei pensieri angoscianti e drammatici.
- In tutto questo caos mentale a un certo punto pensi di rivolgerti ad un avvocato. Sì, proprio così, correrai subito a parlare col legale, perché ti sei fatto convinto che non c’è tempo da perdere!
Un bravo avvocato ti ascolterebbe, ti farebbe delle domande e poi ti direbbe onestamente se c’è la possibilità seria per poter ottenere qualcosa di buono con una opposizione alla richiesta di pignoramento pensione.
Per essere più precisi, prima di tutto cercherebbe di capire se ci sono dei motivi validi per fare opposizione e poi ti direbbe di procedere proprio per uno di quei veri motivi che abbiamo visto prima.
Ma si sa, bravi avvocati ce ne sono pochi in Italia, forse giusto una manciata sparsi per tutta la penisola, quindi un qualsiasi avvocato da strapazzo vede in te e nella tua pratica di opposizione una parcella facile facile, servita su un piatto d'argento. Si perché quell'avvocato poi dovrai pagarlo (mica fa un simile lavoro gratuitamente)!
“Facciamo opposizione”
Questa è la prima frase che ti direbbe un avvocato senza scrupoli, come se il solo fatto di fare opposizione fosse la soluzione finale dell’intero problema.
Come se facendo opposizione, il creditore, si dovesse spaventare o come se il giudice dovesse darti ragione solo perché il tuo “principe del foro” ha tirato fuori questa perla giuridica.
Quando senti il tuo avvocato dire con tanta sicurezza "facciamo opposizione" dentro di te senti riaffiorare la speranza di farla franca, perché la sua determinazione ti fa sentire come se già avessi vinto, ti fa credere che è cosa fatta e pregusti già la vittoria.
Una vittoria che deve fare notizia su tutti i giornali d’Italia “PENSIONATO OTTIENE GIUSTIZIA NEI CONFRONTI DI UNA CATTIVA FINANZIARIA” oppure “GIUSTIZIA È FATTA: BANCA RISARCISCE PENSIONATO” sì, perché magari sei pure convinto che con l’opposizione il creditore sarà punito e dovrà pure pagarti, vero?
Mi dispiace darti una delusione, ma nella vita reale non funziona così.
Nella vita reale l’avvocato del genere ti vede come il pollo da spennare, come uno che sta già per tirar fuori i contanti per pagare la sua parcella.
Infatti, quando ti propone di fare opposizione, non si preoccupa tanto se andrà a buon fine, ma che tu gli possa pagare l'onorario, non importa come va a finire.
Tutto questo per cosa? Per ottenere qualche altra settimana di ritardo nel subire il pignoramento, se tutto va bene?
Non mi sembra una cosa logica da fare.
La cosa più giusta è quella di verificare se si hanno veramente i termini per potersi opporre e farlo solo in questi casi... e ripeto, è veramente complicato che accada.
Diversamente ti ritrovi a pagare una parcella inutile con il rischio che il giudice ti condanni per “lite temeraria” che tradotto in soldoni significa andare a spendere ancora più soldi per colpa di questa faccenda.
Quando un cliente mi propone di fare opposizione perché ha ricevuto un pignoramento, cerco sempre di capire se il debito è dovuto e se tutto è in regola.
Se è così gli dico di non perdere tempo dietro a queste finte soluzioni perché gli costeranno molto di più.
Un’altra cosa che devi chiederti è se vale la pena fare opposizione, anche se hai ragione da vendere.
Sì, perché devi ricordare che se anche vinci l’opposizione il creditore farà un nuovo pignoramento e prima o poi metterà le mani sulla tua pensione.
Fare opposizione al pignoramento costa e ti permette solo di avere del tempo non la cancellazione del debito.
Avrai vinto una battaglia ma perderai, in malo modo, la guerra!
Per concludere questo aspetto, se pensi che l’opposizione è un buon modo su come evitare il pignoramento della pensione sappi che rischi grosso.
Chi stabilisce il pignoramento della pensione?
Il pignoramento della pensione non spunta dall’oggi al domani come una cosa misteriosa ed inaspettata.
Un pignoramento nasce sempre molto prima che questo possa trattenere dei soldi sulla tua pensione mensile e ti dà tutto il tempo per poter intervenire e sistemare la situazione.
Però non illuderti, avere del tempo a disposizione non significa che il debito dorme per anni, si tratta di tempi molto più brevi, soprattutto adesso, dopo la pandemia, che le banche sembrano più incattivite e meno disposte a comprendere i tuoi bisogni.
Come ho scritto un po’ più su, il pignoramento della tua pensione esiste perché tu hai la responsabilità diretta su un tuo debito non pagato o su quello di qualche altra persona per cui hai fatto da garante.
Da quel momento sei vulnerabile a tutte le difficoltà che si possono presentare.
Quando interrompi il pagamento di un debito nei confronti di una banca o di una finanziaria, si decade dal beneficio dei termini.
Significa che il creditore non si fida più di te e ti toglie il beneficio di poter pagare a rate e vuole indietro i suoi soldi tutti in una volta.
A questo punto, se non paghi, lui inizia la procedura dell’esecuzione forzata, ovvero sottrarti, anche contro la tua volontà, una parte della tua pensione per riavere i suoi soldi.
Contro la tua volontà significa semplicemente che non puoi dire niente e non, come pensa qualcuno, che tu non metti a disposizione la tua pensione. Ricorda, è un prelevamento forzoso a norma di legge!
Si rivolge al giudice per farti un decreto ingiuntivo.
Questo non vuol dire che è finita.
Dopo che il giudice ha emesso il decreto ingiuntivo puoi fare due cose:
- Puoi pagare
- Puoi opporti entro 40 giorni
Direi che per pagare a questo punto la vedo dura, se avessi potuto sicuramente avresti pagato prima, quindi penso sia un’ipotesi molto difficile.
L’altra possibilità è quella di opporti, se non lo fai e non paghi, alla fine dei 40 giorni iniziano i guai.
In merito all’opposizione vale quello che ti ho detto nel paragrafo precedente. Se non hai motivazioni valide stai solo buttando soldi perché dovrai pagare un legale, sapendo che alla fine il creditore procederà comunque.
Superati i 40 giorni, se non hai pagato e non ti sei opposto, il creditore ti fa notificare il precetto e a quel punto hai 10 giorni per pagare altrimenti il tuo creditore ha 90 giorni di tempo per iniziare il pignoramento!
Nel caso del pignoramento della pensione il creditore esegue quello che si chiama “pignoramento presso terzi”, ovvero si rivolge all’INPS che eroga la pensione e parte di questa non ti verrà più corrisposta... fino a quando tutto il tuo debito non sarà stato ripagato!
Quali pensioni non si possono pignorare?
Non tutte le pensioni sono pignorabili, alcune sono protette.
Per pagare i propri debiti, sia ai pensionati per età, sia ad alcune categorie specifiche, è riconosciuto un privilegio rispetto ai lavoratori dipendenti.
Ecco i redditi che non sono pignorabili:
- L’assegno sociale.
- La pensione di invalidità civile.
- L’assegno di accompagnamento.
- L’assegno di mantenimento in regime di separazione.
- Il sussidio per maternità.
- La pensione minima (che corrisponde al valore della pensione sociale aumentata del 50%) – Se la tua pensione è superiore a questo importo, la parte eccedente è pignorabile.
Tutto il resto dei redditi, quindi qualsiasi altro tipo di pensione, è pignorabile.
Quanti pignoramenti si possono fare su una pensione?
Sui pignoramenti ci sono molte leggende metropolitane, tra queste la più comune è che se è già presente una cessione del quinto allora nessuno può effettuare il pignoramento della pensione.
Senza girarci troppo intorno ti dico subito che non è così!
Anche se entrambe le attività trattengono 1/5 dello stipendio, si tratta di cose molto diverse: la cessione del quinto è una trattenuta sulla pensione per un prestito che hai fatto volontariamente; il pignoramento è una trattenuta forzata della pensione per pagare un debito che non hai pagato prima, con ordine del giudice.
Quindi, se pensi di fare una cessione del quinto della pensione per non subire il pignoramento è un grave errore!
Primo, come abbiamo visto, perché la cessione non blocca il pignoramento e secondo perché una pensione può subire diverse trattenute e pignoramenti fino al cosiddetto "limite impignorabile" come abbiamo detto prima.
Esistono tre nature diverse di debiti ai fini del pignoramento della pensione e tutte e tre possono essere presenti contemporaneamente sulla tua pensione:
- Debiti per tasse e contributi
- Debiti per assegno alimentare
- Tutti gli altri debiti (banche, finanziarie, fornitori, cambiali, ecc.)
Questo significa che su una pensione possono gravare più trattenute se sono di natura diversa.
Quindi se sulla tua pensione è presente un pignoramento di 1/5 per debiti di natura alimentare (assegno di mantenimento), c’è ancora spazio per inserire un altro pignoramento di 1/5 riferito a debiti con una finanziaria e, come se non bastasse, c’è ancora spazio per un pignoramento di 1/10 da parte di Equitalia per tasse e contributi.
La somma di queste tre trattenute fa la metà della pensione
1/5 = 20%
1/5 = 20%
1/10 = 10%
Come vedi la tua pensione subisce una riduzione di 1/5 per tipo di debito, l’unica differenza è data dai pignoramenti di Equitalia che hanno dei limiti diversi a seconda del valore della pensione stessa.
1/10 per pensioni fino a 2.500
1/7 per pensioni da 2.500 fino a 5.000
1/5 per pensioni da 5.000 in su
Voglio fare una precisazione sulla natura dei debiti da trattenere sulla pensione.
È vero che non è possibile subire due trattenute della stessa natura, ma evita di fare confusione: se è presente una cessione del quinto potrà essere presente allo stesso tempo il pignoramento per debiti derivati da un prestito.
La regola di una sola trattenuta per tipo di debito vale solo per i pignoramenti.
Se hai una cessione del quinto sulla pensione, può tranquillamente entrare il pignoramento da parte di una finanziaria di un altro quinto. Anche se la natura è la stessa.
Ho visto pensioni con dentro il pignoramento, la cessione del quinto e la delega... un vero disastro!
Ma quanto potrà mai durare un pignoramento?
La risposta è tanto semplice quanto tragica: fino a quando non si esaurisce il debito!
Poiché capita sempre più spesso che i pignoramenti non arrivino mai da soli, ci sono situazioni in cui il pensionato ha subito un primo pignoramento da una finanziaria e subito dopo ne arriva un altro da una banca.
In questo caso il secondo si mette in coda, ma significa che allo scadere del primo parte l’altro con la conseguenza che non si finisce mai di pagare.
Come si dice in questi casi: “Fine pena, mai!”
Insomma, il pignoramento della pensione è una brutta bestia e come tutti i debiti ricade sugli eredi, se non si è estinto prima.
A quel punto diventa davvero un bel guaio lasciare ai propri eredi una situazione da sanare e che ricade su di loro.
Come posso evitare il pignoramento della pensione? Rivolgiti a Legge3.it
Come abbiamo visto fin qui ci sono tanta false credenze e cattive abitudini che vengono spesso definite "soluzioni" per bloccare un pignoramento, ma che non risolvono niente.
Ma questo non significa che se ricevi un pignoramento allora non hai scampo di salvarti.
Come sappiamo, stiamo vivendo tempi assurdamente difficili.
Tempi in cui i costi e le spese aumentano ogni giorno, le entrate non crescono e, a volte, diminuiscono per cui è facile ritrovarsi sovraindebitati.
Quando io o i miei collaboratori facciamo le nostre consulenze gratuite a pensionati, sappiamo che quasi certamente chi è sovraindebitato ha anche un pignoramento sulla pensione.
Non è certezza matematica ma purtroppo la percentuale è alta.
Significa che, dopo una vita di duro lavoro, invece di poterti godere la meritata pensione, rilassandoti e giocando con i tuoi nipotini, sei ancora costretto a dover stare dietro ai tuoi debiti.
Se sei un pensionato è probabile che anche tu stia affrontando questo dramma! Hai un pignoramento in corso o stai per subirne uno molto pesante.
A questo punto se vuoi uscirne devi comprendere che il tuo vero obiettivo non può essere quello di provare ad annullare l’atto di pignoramento della pensione.
L’obiettivo vero è quello di cancellare tutti i debiti!
Sì, perché se ti trovi a dover fare i conti con un pignoramento della pensione certamente non hai solo quel debito, ma ce ne sono certamente altri che non puoi più sostenere.
Sicuramente una persona come te, che appartiene alla generazione dei grandi lavoratori, oggi vive con frustrazione il fatto di non riuscire più a pagare i debiti (forse addirittura sente addosso il peso di un vero e proprio disonore). Quel pignoramento arriva non perché hai avuto cattiva volontà, ma perché qualcosa ti è sfuggita, dovendo cercare di sbarcare il lunario cercando di far fronte alle troppe rate che dovevi pagare.
La cosa più importante che devi comprendere a questo punto è che se hai ricevuto un atto di precetto non devi concentrarti a trovare il modo di evitare il pignoramento della pensione ma devi dare un taglio netto a tutta questa situazione impossibile da sostenere, in modo definitivo.
Continuare a fare salti mortali per reggere sulle spalle tutti quei debiti non ti porterà a nulla di buono... tra non molto tutto questo macigno finirà per crollarti addosso.
Vivere in equilibrio con i debiti e rate da pagare, magari usando carte revolving e piccoli prestiti per pagare le rate in scadenza, non è una condizione normale, non è la cosa giusta da fare se vuoi vivere serenamente.
Ecco perché il tuo obiettivo deve essere quello di cancellare tutti i debiti ... pagando solo quello che puoi.
Se non dai un taglio netto al tuo problema di sovraindebitamento finirai per peggiorare tutto, finirai per cancellare la tua vita nel tentativo inutile di pagare una montagna di debiti (senza mai riuscirci davvero).
La vera cancellazione del pignoramento e di tutti i debiti
Poiché non è umanamente accettabile rimanere indebitati per il resto della vita e poiché non è corretto dover pagare per tempi infiniti somme impossibili da saldare, quello che bisogna fare è cancellare tutti i debiti pagando quello che si può, con quello che si ha.
Lo so, sembra una cosa incredibile.
Siamo abituati a pensare in modo diverso e sembra impossibile cancellare i debiti solo con quello che si ha.
Eppure tutto questo è possibile... e lo dice una legge dello stato: la Legge 3 del 2012.
Questa legge ti permette di cancellare tutti i debiti, pignoramenti compresi, rendendo tutto "umanamente sostenibile" e riducendo tutti i tuoi debiti mettendo a disposizione quello che hai, quello che puoi dare, anche se non riesci a saldare tutto.
Forse ti starai chiedendo come fa ad esserci una legge che cancella tutti i debiti e non ne parla nessuno
“Se ci fosse stata una legge così lo avrebbero detto alla TV”
Non posso darti tutti i torti, ma se continui a leggere ti spiego bene tutto.
La legge 3/2012 esiste da oltre 10 anni, non da un giorno.
Ciò significa che in questi 10 anni di vita della legge, sia le banche che lo stato hanno fatto di tutto per nasconderla a chi ne ha veramente bisogno e, quando non riescono a nasconderla, fanno di tutto per denigrarla e per fare in modo che non venga presa in considerazione.
Sai perché accade tutto questo?
Semplice, perché la legge funziona e perché ti toglie veramente tutti i debiti di dosso.
Si tratta di una legge di dignità, che ti toglie dalla gogna dei debiti se ne hai troppi e non riusciresti mai a pagarli del tutto.
Il funzionamento di questa legge è semplice: si presenta una lista di tutti i debiti, si dichiara il reddito e si fornisce una lista di quello che si possiede e, in base alla procedura più adatta tra quelle previste dalla Legge 3/2012, si chiede la cancellazione dei debiti.
Se sei sovraindebitato non hai altra via d'uscita, perché se anche provassi a vendere tutto quello che hai non riusciresti mai a ripagare i tuoi debiti interamente.
La legge 3 è stata varata proprio per risolvere questo tipo di problema ... ecco perché è quella adatta a te, ecco perché è solo questa che può aiutarti!
Questa è l’unica vera soluzione capace di eliminare per sempre i pignoramenti della tua pensione e tutti gli altri debiti che sei costretto a pagare al costo di grandissimi sacrifici.
Questa legge , in pratica ti toglierà per sempre l'angoscia di non riuscire più ad arrivare a fine mese.
Molti pensano che sia una legge fatta per i furbi e dicono:
“Allora basta fare dei debiti per poi farseli cancellare”
Non è così che stanno le cose, anzi, stanno esattamente al contrario!
La Legge 3/2012 è stata scritta in modo tale che i furbi non possano accedere ai suoi benefici.
Come ti ho detto è una legge di dignità e proprio per questo riconosce il diritto alla persona meritevole di cancellare tutti i debiti che non riesce a pagare.
- Non c’è dignità nel tenere schiavo un essere umano con debiti per il resto della sua vita.
- Non è dignitoso per lui e non è dignitoso per i suoi creditori che a quel punto sarebbero semplici aguzzini e sciacalli.
Se hai un pignoramento della pensione ed hai anche altri debiti, che non stai più riuscendo a sostenere, beh, sappi che c'è la soluzione per te.
Finalmente grazie alla legge 3/2012 puoi cancellare tutto e ripartire pulito.
Ti sto parlando di fatti e non di semplici parole!
[Storia vera]: La storia di Domenico e di sua moglie
Per dimostarti che tutto questo è vero, voglio portarti un esempio concreto.
Ti racconto questa storia ma potrei raccontarne altre mille!
Domenico ha avuto una brillante carriera come dirigente in grandi società italiane ed europee. Nel 1994 va in pensione e decide di investire i suoi risparmi nel sogno della moglie: avviare un’impresa agricola per la produzione di vino con annesso agriturismo.
I coniugi investono tutti i risparmi in questa attività, vendono anche alcune proprietà e sottoscrivono un mutuo con Banca Monte dei Paschi di Siena, per l’importo di 1.325.000 euro nel quale Domenico figura da fidejussore.
Vengono così acquistati i terreni, gli immobili e i macchinari necessari.
Il valore complessivo dell’impresa agricola viene stimato in 2.600.000 euro dalla banca che concede il finanziamento.
Tutto procede per il meglio fino al 2008 quando si abbatte anche in Italia la crisi finanziaria partita dagli Stati Uniti, poi diventata economica per il tremendo calo dei consumi registrato in tutto il mondo.
Domenico e la moglie cominciano ad avere difficoltà a pagare le rate del mutuo e anche altri prestiti che nel frattempo avevano sottoscritto. Inoltre non riescono a pagare l’Erario e le cartelle si accumulano.
Chiedono aiuto a un parente e pur con qualche difficoltà riescono a rimettersi in pari con le rate del mutuo in ritardo.
Ma Monte Paschi procede lo stesso con un’azione esecutiva e mette all’asta l’intera proprietà che viene venduta al quinto tentativo alla misera somma di 336.000 euro.
Restano così ancora moltissimi debiti sulle spalle dei coniugi (1.250.000 euro) e la Banca procede prima con il pignoramento della pensione e poi mette all’asta anche l’ultimo immobile che Domenico aveva a Milano.
Anche questo viene venduto a poco più di 300.000 euro e l’udienza di assegnazione delle somme era prevista per il 14 maggio 2019.
Grazie ai professionisti di LEGGE3.it il Giudice del Tribunale di Milano ha emesso il Decreto di Apertura della Liquidazione il 13 maggio incamerando così le somme ricavate dall’asta e permettendo ai coniugi, grazie alla legge 3 del 2012, di vedersi stralciare l’importante somma di 900.000 euro.
Riesci ad immaginare cosa significasse per Domenico vedere che il sogno di una vita, con l’investimento di tutto quello che aveva, si era trasformato in un incubo senza fine?
Dopo averci rimesso tutto, dopo essersi visti strappare tutti i beni, prima di ricorrere alla legge 3/2012 Domenico e la moglie erano ancora debitori per una cifra folle.
Se non avessero fatto ricorso alle procedure previste dalla Legge 3 del 2012 e non si fosse affidato a noi di Legge3.it Domenico avrebbe subito il pignoramento della pensione a vita, senza poter mai sperare di azzerare il debito.
Non avrebbe potuto in alcun modo venirne fuori, né facendo opposizione né con le altre cose che abbiamo visto prima.
Senza la legge 3/2012 avrebbe dovuto subire per sempre la riduzione del suo reddito... per sempre!
Testimonianze Clienti
La storia di Domenico, così per come te l’ho raccontata, la puoi trovare sul libro “Fatti e non parole”.
Al suo interno troverai alcune delle altre storie vere di persone e famiglie che abbiamo salvato grazie alla Legge 3/2012!
Come la storia di malagiustizia che ha subito Aldo, un nostro cliente che senza il nostro aiuto avrebbe rischiato di venire pignorato a vita se non avesse deciso di aderire alla Legge 3 del 2012.
Ma anche la storia di Gabriela e Franco che, anche loro, a causa di un investimento andato male si sarebbero visti pignorare la pensione, visto che tutto il patrimonio non era sufficiente a pagare i debiti.
All’interno di Fatti e Non Parole trovi anche tutte le sentenze e gli atti che hanno portato queste persone a cancellare i loro debiti.
Oltre a questo trovi ciò che più mi riempie il cuore, le loro lettere di ringraziamento e le loro testimonianze.
Anche se le ho lette migliaia di volte, quando mi capita di rileggerne qualcuna, mi commuovo... perché la cosa che più mi importa nel lavoro è sapere di aver contribuito a salvare la vita di tante famiglie.
Clicca sull'immagine qui a fianco per scaricare gratis il libro Fatti e Non Parole in formato PDF se vuoi conoscere tutte le storie al suo interno e se vuoi leggere tutti gli atti ed i ringraziamenti dei nostri clienti.
Se vuoi rimanere aggiornato sulle novità, i nuovi casi di successo che otteniamo in tutta Italia e se non vuoi perderti le notizie più importanti per salvarti dai troppi debiti in caso di pignoramenti della pensione, rate non pagate, mutui non pagati, debiti con Equitalia impossibili da pagare ecc… clicca su una delle icone dei nostri canali social. In questo modo potrai restare sempre un passo avanti a tutti.
La Garanzia 100% Soddisfatti o Rimborsati
Nella storia di Domenico, come in quella di Aldo, ma anche in quella di Gabriela e Franco e ancora quella di Anselmo, quella di Giuseppe, nella storia di Stefano e di tutti quelli che si sono rivolti a Legge3.it, troverai un denominatore comune: la serenità di essersi rivolti a noi!
Una serenità dettata dalla professionalità che giornalmente esprimiamo nel nostro lavoro e, soprattutto, nella tranquillità che trasmettiamo con la nostra
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Gianmario Bertollo