Prescrizione delle cartelle esattoriali: dettagli su tempistiche, scadenze e notifiche

Con il concetto di prescrizione cartella esattoriale, si fa riferimento ad una cartella che di fatto non può più essere incassata in quanto i termini previsti dalla legge sono scaduti; ovvero prescritti!

Proprio come dicevamo all’inizio, un debito può essere incassato entro una certa data, superata quella data quel debito può non essere pagato.

Ma c’è un punto fondamentale che non tutti conoscono, ovvero che la prescrizione non è automatica.

Spesso mi sento dire “Dott. Bertollo, Equitalia mi ha mandato una cartella prescritta. Il debito ha più di 10 anni.” 

Purtroppo non è così, la prescrizione non è automatica!

Non significa che superati i termini previsti dalla prescrizione questa automaticamente fa cadere il diritto ad Equitalia di incassare la somma.

La prescrizione è un diritto che bisogna richiedere rivolgendosi ad un giudice.

Solo un giudice può dichiarare le tue cartelle esattoriali prescritte e annullare la richiesta di Equitalia.

In sintesi se Equitalia non ha mai esercitato il suo diritto d’incasso nel tempo previsto, il debitore può rivolgersi ad un giudice e il credito Equitalia va in prescrizione.

Come abbiamo visto all’inizio dell’articolo, la legge prevede la prescrizione ordinaria in 10 anni. 

Ma sappiamo che esistono altri tempi di prescrizione della cartelle Equitalia, non possiamo elencarli tutti ma di seguito vediamo quelli più importanti.

• La dichiarazione dei redditi si prescrive in 5 anni;
• Le multe si prescrivono in 5 anni;
• Le tasse automobilistiche (bolli) si prescrivono in 3 anni.

C’è una cosa importante da dire, il fermo amministrativo non si prescrive. 

Quindi, dopo che è stato emesso su un automezzo, questo non andrà mai in prescrizione e la sua efficacia decaderà solo dopo aver pagato le tasse che lo hanno fatto nascere.

Un’altra cosa importantissima che non devi sottovalutare, è la notifica della cartella esattoriale. 

Non ritirarla dal postino o dall’ufficio postale, non significa che sei salvo. 

La legge prevede che, anche se non la ritiri, la cartella risulta notificata dopo un massimo di 30 giorni, per avvenuta giacenza in posta.

Ci sono dei passaggi fondamentali.

Se ad esempio una cartella esattoriale va in prescrizione dopo 5 anni, come abbiamo visto il passaggio non è automatico.

Prima di tutto bisogna essere estremamente certi che Equitalia in quei 5 anni non abbia mai richiesto la somma sollecitando la cartella.

Se lo ha fatto significa che il termine dei 5 anni è stato riaperto nel momento in cui ha effettuato la richiesta di pagamento.

Questo passaggio è molto difficile da dimostrare, perché anche se non hai ricevuto la notifica, risulterà facilmente una giacenza in posta della notifica che non hai ritirato.

Ed ecco che la prescrizione della cartella esattoriale è andata a farsi benedire.

Ma ricorda, se anche tu potessi dimostrare che in quei 5 anni non hai ricevuto nulla, è importante far prescrivere il debito da un giudice.

Come abbiamo visto in automatico non succede nulla, non è possibile che le cartelle Equitalia vadano in prescrizione automaticamente. 

Bisogna sempre rivolgersi ad un giudice affinché dichiari il debito prescritto!

Come per tutti i debiti, anche per le cartelle di Equitalia, sono importanti le notifiche di quando e come vengono fatte.

Abbiamo visto prima che, nel momento in cui riceviamo la notifica di una cartella questa, se non pagata, è valida per un periodo di diversi anni. 

Ma fai molta attenzione, non significa che allo scadere di quegli anni puoi far valere il tuo diritto di prescrizione sulla cartella di pagamento, perché se nel frattempo Equitalia ti ha mandato altri avvisi, il termine di quegli anni si allunga. 

Altra falsa speranza è quella di non ritirare le cartelle esattoriali dalla posta pensando che così non sono notificate. 

La legge prevede che una cartella non ritirata, dopo un massimo di 30 giorni è da considerarsi notificata per avvenuta giacenza!

Per liberarsi dai debiti con lo Stato non è una buona cosa pensare alla prescrizione delle cartelle esattoriali. 

Come abbiamo visto queste non perdono facilmente la loro efficacia, visto che basta una comunicazione per interrompere i termini di prescrizione. 

Senza contare che le cartelle esattoriali non vanno in prescrizione automaticamente e che invece bisogna rivolgersi ad un giudice.

Ma in tutti i casi questa non è una soluzione contro l’indebitamento eccessivo. 

Non penso sia una buona strategia quella di starsene buoni in un angolo ad aspettare che i tempi possano far decadere un debito. 

Lo considero un errore grave che nel tempo porterà un aumento grave del debito con tutte le conseguenze legate ai pignoramenti che la stessa Equitalia potrà effettuare nei confronti della persona.

C’è solo una soluzione per chiudere tutti i debiti con Equitalia e uscirne puliti ed è aderire alle procedure contro il sovraindebitamento.

Le procedure sul sovraindebitamento, introdotte dalla legge 3/2012 e inserite nel codice della crisi, sono l’unica vera soluzione ai problemi di debiti sia con lo Stato che con altri creditori!

Quando si hanno troppi debiti che si arriva al punto di non poter più pagare regolarmente le rate o le tasse, allora si può ricorrere alla legge dello Stato che permette di chiudere tutte le posizioni debitorie.

Il principio è semplice, piuttosto che rischiare di perdere tutto per rimanere pieni di debiti, si richiede il beneficio di questa norma che prevede di pagare per un periodo breve, quello che si può. 

Senza mettere in crisi la persona o la famiglia, al contrario riconoscendo a questa il diritto ad una vita dignitosa.

Non esiste altra soluzione che possa risolvere il sovraindebitamento in modo definitivo!

Piero Antonio è una vittima incolpevole di un sovraindebitamento che mai si sarebbe potuto immaginare.

Ignaro della sua posizione, è stato messo in crisi dalla madre e da un commercialista che, dopo avergli fatto aprire partita IVA, hanno fatto attività e operazioni per le quali non hanno mai pagato le tasse.

Una doccia fredda quella che ha subito il giorno in cui sono arrivate delle cartelle esattoriali di cui mai avrebbe potuto immaginare.

Debiti non suoi che si è dovuto accollare per poterli pagare.

Per anni ha provato a chiuderli, ma dopo le cose sono andate male fino a far diventare il problema sempre più grave!

E’ stato un amico, un dipendente dell’Agenzia delle Entrate (Equitalia) che gli ha parlato della legge 3/2012 e del fatto che avrebbe potuto risolvere.

Incerto e diffidente Piero Antonio ha fatto delle ricerche su internet e ha trovato Legge3.it

Guarda adesso la testimonianza video di Piero Antonio dove racconta le sue vicissitudini ma, soprattutto, di come ha risolto definitivamente.

Tutte le testimonianze di Legge3.it sono reali e rilasciate da persone vere che hanno subito il sovraindebitamento. 

Nessuno di loro si nasconde, pronti a metterci la faccia per dare prova della loro veridicità.

Tutte le informazioni sono reali: nomi, cognomi, debiti e storie.

Ed è proprio dalle storie che parto, raccontandole in un libro dal titolo Fatti e Non Parole, in cui ne ho raccolte diverse proprio per dare testimonianza che ogni problema di sovraindebitamento può essere risolto!

Da tutte le persone che abbiamo aiutato, riceviamo attestati di stima e anche molte lettere di ringraziamento che per noi sono molto importanti!

Anche queste lettere sono presenti nel libro Fatti e Non Parole, insieme alle sentenze che li hanno liberati. 

Fatti e Non Parole è un libro che racconta storie molto diverse tra loro, storie di chi si è rivolto a Legge3.it per i suoi enormi problemi ed ha risolto definitivamente.

Puoi scaricare il libro Fatti e Non Parole integralmente e gratuitamente, in formato PDF direttamente sul tuo telefono o sul tuo computer, per farlo basta cliccare sull’immagine qui di fianco.

In questo modo potrai leggere tutte le storie e individuare quella che più si avvicina alla tua vicenda.

Scarica ora Fatti e Non Parole e leggilo per individuare la tua strada!

Portare a compimento una pratica di sovraindebitamento è per noi importante e fondamentale.

Per questo motivo, ad ogni cliente, diamo la Garanzia 100% Soddisfatti o Rimborsati.

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Se tutti i requisiti sono presenti, si ha il diritto di accedere ai benefici della legge e quindi sapere con certezza che questi saranno accolti dal giudice.

Diversamente, se manca un solo requisito, il giudice non emetterà sentenza favorevole.

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