“Ho ricevuto delle cartelle esattoriali che ora mi perseguitano anche durante notte con gli incubi… come posso fare se ho così tanti debiti con equitalia e l’agenzia delle entrate?”
“Cosa mi succederà, visto che ho debiti sia con equitalia che con le banche e le finanziarie ma sono nullatenente, non ho stipendio e non posso più pagare nessuno?”
“Tutto quello che guadagno ogni mese non mi basta più per vivere, ho dovuto fare una cessione del quinto ed ho anche un pignoramento, ho paura di restare debitore a vita”
“Per concedere il mutuo la banca ha chiesto la firma del coniuge e dei genitori ed ora che non ho potuto pagare le rate per colpa della crisi, stanno bussando alla porta di tutti… la mia famiglia è sommersa dai debiti, come tornare liberi se non possiamo onorare i debiti?”
Queste sono le domande tipiche che riceviamo ogni giorno da chi ci chiama al numero verde 800662518 e che stanno ormai tormentando i pensieri di milioni di Italiani.
Milioni di famiglie sono state travolte dalla crisi dopo la pandemia e siamo arrivati ad un punto molto critico:
- ormai per riuscire ad arrivare alla fine del mese, visto che il loro nome è ormai nella lista nera dei cattivi pagatori, si trovano sempre più spesso a cercare “sostegno” altrove, ed ecco che vedono come unica strada quella di chiedere aiuto agli usurai.
Il 2020 ha segnato l’inizio di una crisi economica e finanziaria mondiale ed il nostro paese si sta trovando piegato sulle ginocchia, come non succedeva da anni.
- Ad Ottobre la CEI ha già lanciato un grave avvertimento, un vero e proprio “allarme usura” che coinvolge 6 milioni di famiglie italiane.
- La Caritas ha dichiarato che c’è stato un aumento di mezzo milione di persone che si sono rivolti a loro per poter mangiare qualcosa.
- Abbiamo assistito alle rivolte in strada, piazze piene di Italiani stanchi delle limitazioni e delle promesse del governo che ha sempre disatteso… scene che non vedevamo da anni nelle nostre città.
- Ma non solo, come era prevedibile e come temevamo tutti, siamo tornati a leggere notizie di cronaca per la disperazione di tanti imprenditori che hanno gettato le speranze e si sono tolti la vita.
Anche l’osservatorio sul sovraindebitamento che abbiamo istituito, ha registrato un incremento preoccupante sul numero di richieste d’aiuto, da parte di chi è coinvolto in una crisi da sovraindebitamento
Dall’inizio del lock-down c’è stato un aumento del 36% di richieste d’aiuto da parte di privati cittadini, di pensionati ed anche di imprenditori sul sito legge3.it
Una situazione davvero complicata da gestire, al punto che abbiamo dovuto incrementare il numero di addetti ed ormai sono state aperte anche delle “corsie d’emergenza” per la gestione dei problemi più urgenti.
Questo perché il terrore ha invaso le nostre case!
Chi lavora come dipendente nel settore privato ha visto lo stipendio con cui manteneva la famiglia, ridotti in una piccola percentuale, con la cassa integrazione.
Chi ha una propria attività ha visto ridursi ai minimi storici gli ordini e le vendite ed ha ricevuto solo un piccolo “ristoro” dal governo (somme che spesso non permettono neppure di coprire le spese dell’attività).
Questo “impoverimento” generale ha segnato tutto il nostro sistema economico e finanziario, tanto che si sono disposti i “blocchi” dei mutui e delle cartelle esattoriali… una misura che voleva contenere il danno, ma che presto si rivelerà insufficiente.
“Non si può curare una ferita da taglio profonda, mettendo un cerotto… si rischia di finire dissanguati!”
All’inizio della crisi sanitaria, il problema legato all’economia era trattato poco e con superficialità … solo gli addetti ai lavori più preparati e con esperienza hanno capito che stava per scoppiare la bomba… che il sistema non avrebbe retto a furia di ristori e bonus.
Noi di Legge3.it abbiamo lanciato l’allarme sovraindebitamento già dall’inizio lock-down - forse lo hai ascoltato anche tu, durante una diretta radiofonica di “Capitan Sdebito” condotta da Gianmario Bertollo.
Qualcuno ai tempi ci accusava di essere esagerati e di trasmettere ansia alle persone… ma la verità era un’altra: nascondere i fatti reali ci avrebbe reso complici!
Il nostro dovere è sempre stato quello di fare di tutto per aiutare la gente a non lasciarsi travolgere dagli eventi in modo imprevisto.
Non dobbiamo dimenticarci che il sovraindebitamento non è un evento improvviso, ma la conseguenza di una lunga serie di problemi, personali, familiari, di lavoro, economici e finanziari che si accavallano, fino a diventare dei macigni che schiacciano la testa!
Ecco perché abbiamo aumentato in modo drastico la nostra divulgazione e la nostra comunicazione per sensibilizzare tutti e per far conoscere ai più bisognosi, la sola ed unica via per uscire fuori dal tunnel dei debiti.
Cosa che invece i politici non hanno fatto, anzi non hanno voluto fare!
Visto che neppure l’avvocato del popolo, il premier Conte, durante le sue conferenze stampa per annunciare le nuove restrizioni o i vari DPCM, non si è mai sognato di far riferimento all’unica legge che abbiamo nel nostro paese che tutela i diritti di chi è vittima incolpevole del sovraindebitamento: la legge 3 del 2012 - la legge “salva suicidi”.
Il 2020 è stato un anno in cui abbiamo fatto di tutto e di più per aiutare chi è stato travolto da questo problema ed il culmine è stato raggiunto senza dubbio proprio l’ultimo giorno dell’anno.
Il 31 dicembre 2020 Legge3.it e Gianmario Bertollo sono riusciti a portare in prima pagina la legge 3/2012 come unica soluzione all’inferno dei troppi debiti.
Per la prima volta dall’entrata in vigore della legge salva suicidi, questa notizia è stata messa in risalto nella maniera che merita: in prima pagina!
In prima pagina su uno dei quotidiani nazionali di maggior tiratura: LIBERO.
Certamente non sarebbe stato possibile senza il coraggio e la determinazione del direttore Vittorio Feltri, che ha redatto di suo pugno un intero articolo che ha occupato un’intera pagina del giornale.
Questo si che è stato un vero supporto a chi è vittima di questa piaga sociale, perché la conoscenza è la sola ed unica via che può salvare la gente dalla disperazione!
Il direttore Feltri ha dedicato i suoi apprezzamenti al nostro lavoro ed a Gianmario Bertollo ed ha fatto anche di più: si è espresso in modo chiaro nei confronti dell’ingiustificato silenzio da parte dello stato.
“ Il governo attuale ha promulgato una raffica di decreti “ristori”, ma nessun accenno è mai stato fatto, in nessuna delle decine di conferenze stampa del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, né dei suoi ministri, alla possibilità di trovare un vero ristoro nella legge del 2012 [...]”
Ha dichiarato Feltri, ad ha aggiunto:
“Trovo disgustoso questo silenzio, una tessera che si affianca alla ragnatela di grassatori, profittatori, creditori feroci, enti schiacciasassi, truffatori che balzano all’assalto della nave in difficoltà.”
Questo articolo che è stato dedicato alla legge 3 del 2012, da uno dei più importanti giornalisti italiani, è da considerare "di interesse sociale” e tutti dovrebbero poterlo leggere.
Ecco perché cliccando qui sotto troverai l’articolo pubblicato su Libero il 31 Dicembre 2020, in formato pdf
Puoi scaricarlo gratuitamente, senza neppure doverti registrare a questo sito.
Questa pubblicazione si deve considerare “storica” - non perché sia stata l’unica volta che un giornale parla della legge3.it o di Gianmario Bertollo, al contrario, nella sezione della rassegna stampa di questo sito potrai renderti conto di quante volte la stampa ed i media nazionali ci hanno dedicato spazio e ci hanno interpellati come esperti.
Si tratta di una pubblicazione storica per due motivi:
- La divulgazione è partita direttamente dalla volontà personale del direttore della testata giornalistica, che ha firmato di suo pugno l’editoriale e l’articolo, perché aveva lo scopo di “mettere in risalto” l’importanza di queste informazioni.
- Il secondo motivo è che questa visibilità così amplificata arriva alla fine di un anno terribile per il nostro paese, come a voler significare un buon auspicio, che le cose possono cambiare e migliorare per tutti quelli che hanno bisogno.
Quello che tutti dobbiamo augurarci è che chi vive il dramma del sovraindebitamento non si lasci mai sconfiggere dalla disperazione.
La mancanza di speranza è infatti il motivo numero uno che dà il via alle tragedie.
Chi si toglie la vita per queste ragioni lo fa perché non ha più nessuna prospettiva davanti, perché vede ormai tutto buio e non crede di avere nessuna possibilità di liberarsi dai debiti.
► Come farò a mantenere la mia famiglia?
► Non riuscirò mai a permettere ai miei figli di studiare per garantirsi un futuro migliore…
► Tutti i miei progetti stanno andando in fumo, perderò per sempre tutto quello che ho costruito con sacrificio e sudore della fronte…
► Cosa diranno mai i miei familiari, i miei amici… mi sento un fallito e non merito perdono per aver fatto così tante sciocchezze… è solo colpa mia.
Nasce un senso di frustrazione tale da oscurare la ragione, tutto appare insormontabile… ecco perché è necessario ribadire in tutti i modi ed in tutti i canali di comunicazione, senza sosta e senza tregua che:
Se sei pieno di debiti che non riesci a pagare esiste la soluzione.
Se tutti si trovassero davanti agli occhi questo tipo di messaggio, con la stessa insistenza e la stessa capillarità con cui il governo ci sensibilizza ad usare le mascherine ed a mantenere le distanze con gli altri, il problema si risolverebbe definitivamente in tempi rapidissimi.
Ma non è così ancora…
La pubblicazione di Vittorio Feltri su Libero non deve restare un caso isolato, ma deve essere il primo di una lunga serie di eventi di comunicazione di massa che devono scuotere gli animi e dare speranza a chi si sente perduto.
Ecco perché è fondamentale sottolineare il fatto che la soluzione al problema dei troppi debiti non è una favola, ma una certezza… perché liberarsi dai debiti è un diritto che la legge italiana ormai riconosce da nove anni!
Chi ha più debiti di quanti ne possa pagare ha il diritto di vederli ridotti e cancellati, grazie alle procedure della legge 3/2012 “salva suicidi”.
Uscire fuori dal tunnel dei debiti è possibile, anzi è certo (se ti affidi a professionisti specializzati).
Liberarsi dai debiti per ripartire puliti è anche garantito (per chi si affida a noi); come hai potuto vedere, navigando su questo sito, legge3.it è l’unica organizzazione a livello nazionale che ha portato a buon fine il 100% delle pratiche, nei tribunali di tutta Italia (anche in quelli in cui non era mai stata fatta una pratica di sovraindebitamento).
Uscire Fuori dal Tunnel dei debiti significa rinascere
- Com’è successo ad Amed, che abbiamo aiutato a cancellare l’82% dei suoi debiti con banche, finanziarie ed Equitalia;
- oppure ad Armando, che ha ottenuto la cancellazione dell’80% dei suoi debiti grazie al nostro aiuto;
- ed ancora, com’è stato per Giovanna che da un debito iniziale di 443.000 € dovrà pagarne solo 9.750 € in 5 anni (una riduzione del 98% dei debiti - la maggior parte con Equitalia e poi con banche e finanziarie).
E com’è successo a tante e tante altre famiglie che abbiamo aiutato, le cui storie puoi leggere su questo sito e sul gruppo facebook di Legge3.it
Ed ancora nei prossimi giorni arriveranno nuove sentenze a favore di chi si è affidato a noi per liberarsi dai debiti grazie alla legge 3 e sempre più famiglie saranno salve da questo Inferno!
Se in questo momento anche tu pensi di avere un problema di sovraindebitamento, se non riesci più a pagare tutte le rate che hai, se hai già ricevuto raccomandate da banche e finanziarie che rivogliono i loro soldi, tutti e subito, se hai ricevuto la notizia che vogliono farti dei pignoramenti, se la tua busta paga o la tua pensione è a rischio, o la tua casa o l’auto…
Insomma, se non sai come fare a far fronte a tutti i tuoi impegni, non perdere la calma!
- Rivolgiti a noi per una consulenza gratuita che ti permetterà di capire in che modo risolvere il tuo problema grazie alla legge 3 del 2012
Anche se sei nullatenente o se i tuoi debiti nascono da un’attività in cui eri socio o titolare, o se i tuoi debiti coinvolgono dei tuoi familiari… con la nuova legge 3 adesso ci sono maggiori possibilità.
Compila adesso il modulo qui in basso per essere ricontattato oppure chiama il numero verde 800 66 25 18
La soluzione a tutti i tuoi problemi è sempre più vicina e fare questo primo passo non ti costerà nulla, ma ti cambierà la vita.
Modulo Richiesta Informazioni
FUORI DAL TUNNEL DEI DEBITI
Il nuovo libro di Gianmario Bertollo, con la prefazione di Vittorio Feltri
Sarei grata a chi mi aiuta grazie
Signora Rita, grazie per averci lasciato il suo commento. Come ha sicuramente letto nell’articolo c’è una possibilità anche per lei di venire fuori da questo problema, non si lasci scoraggiare dalla difficoltà che ha in questo momento.
Quello che deve fare è chiamare il numero verde 800 66 25 18 e chiedere di avere una consulenza privata con i nostri specialisti.
L’appuntamento sarà gratuito ed avrà modo di parlare con un vero esperto che le darà ogni chiarimento ed indicazione pratica per la sua situazione.
Ci chiami fiduciosa e se desidera avere una corsia preferenziale, ossia se non vuole essere costretta ad attendere la fila (che in questi giorni sta sempre più aumentando) si ricordi di dire al telefono che ha letto il nostro articolo sul blog e che le è stato concesso il diritto di priorità.
In alternativa, se non vuole chiamare al numero verde gratuito, può compilare il Modulo Richiesta Informazioni che trova in questa pagina.
Buona vita, Gianmario Bertollo.