In caso di sovraindebitamento dell’imprenditore agricolo la legge riconosce che non è un soggetto fallibile, ma esdebitabile. 

Questa enorme differenza pone l'imprenditore agricolo in una posizione favorevole e ne impedisce quello che una volta era considerato un vero dramma: il fallimento!

La legge 3/2012 prima ed oggi il codice della crisi, stabiliscono che l’imprenditore agricolo possa accedere alle procedure contro il sovraindebitamento per poter eliminare tutti i debiti in modo definitivo.

In questo breve articolo vediamo di chiarire le procedure e la norma che vengono incontro all’imprenditore agricolo in sovraindebitamento e come funzionano per lui i percorsi di esdebitamento.

La legge sul sovraindebitamento dell’azienda agricola è la stessa identica legge che fa riferimento: al consumatore privato, ai professionisti, ai piccoli imprenditori e ad altre categorie specificate esplicitamente nella norma.

Si tratta delle Legge 3 del 2012 che ha introdotto le procedure contro il sovraindebitamento e che oggi sono contenute nel codice della crisi.

L’accesso a queste procedure prevede una serie di requisiti che non possono mancare e che la norma distingue in due categorie: oggettivi e soggettivi.

Anche nel caso dell’imprenditore agricoli questi requisiti devono essere tutti soddisfatti.

Sembra banale dirlo, ma è importante che anche l’imprenditore agricolo debba trovarsi oggettivamente in sovraindebitamento.

E, benché si tratti di un imprenditore, la sua natura lo esclude dai parametri minimi che fanno riferimento alla vecchia legge fallimentare. 

Per dirla semplice, anche se supera uno dei parametri tra fatturato, patrimonio e debiti, l’imprenditore agricolo non è soggetto alle norme più rigide previste dallo stesso codice della crisi.

Questo facilita per l’imprenditore agricolo la possibilità di poter risolvere i suoi problemi di sovraindebitamento.

Anche l’imprenditore agricolo in sovraindebitamento ha le stesse identiche modalità delle altre attività d’impresa ammesse a queste procedure.

Può accedere al Concordato minore, ovvero quella procedura che permette all’imprenditore di richiedere, attraverso il tribunale, ai propri creditori, di dare loro solo una parte della somma a completo soddisfacimento del debito.

Il concordato minore, prevede che è sufficiente il consenso dei creditori che detengono il 50% del credito. 

In questo caso il giudice omologherà il piano dei pagamenti e l’imprenditore potrà ottenere l’esdebitazione totale dei suoi debiti.

L’altra modalità a cui può accedere l’azienda agricola in sovraindebitamento è la Liquidazione controllata del sovraindebitato.

Questa può essere applicata nel caso in cui i creditori non accettano il Concordato, oppure nel caso in cui il concordato stesso non sia migliorativo o può comunque essere una richiesta diretta dello stesso imprenditore agricolo in sovraindebitamento.

Come abbiamo visto la legge 3/2012 ha messo a disposizione anche dell’imprenditore agricolo, diverse soluzioni per poter ottenere la libertà dal peso dei debiti.

Il principio della norma è quello di liberare le persone, le piccole imprese e le imprese agricole, dall’enorme peso dei debiti. 

Principio che trova una duplice necessità:

1. Liberare risorse operative ed imprenditoriali dall’enorme peso dei debiti che diversamente non avrebbero la possibilità di essere realmente produttive;
2. Restituire dignità a persone e imprenditori che hanno sofferto e stanno soffrendo sempre più a causa di un insieme di crisi senza fine.

Fare ricorso alle procedure contro il sovraindebitamento, permette anche all’imprenditore agricolo di liberarsi di quel peso impossibile che lo schiaccia e non gli permette di fare impresa come è giusto che sia.

In questo caso la legge contro il sovraindebitamento, rappresenta una legge di civiltà che opera in favore del singolo e di tutta la comunità.

Giovanni è un giovane imprenditore che si è ritrovato in sovraindebitamento per colpa del suo commercialista il quale si è dimostrato in parte incapace ed in parte disonesto!

Giovanni, portava avanti l’azienda di famiglia insieme al padre.

Azienda che, occupandosi di ponteggi, subisce in pieno le crisi che ha subito il settore edile. 

Ma il vero colpo di grazia glielo dà il commercialista, persona per nulla all’altezza del suo lavoro ed oltretutto scorretto!

Giovanni, ritenendolo persona di estrema fiducia lo incarica di pagare le tasse per lui, ma il “professionista”, invece di pagare si intascava le somme!

Ormai pieno di debiti che non riesce a pagare, Giovanni inizia una ricerca in internet per come risolvere i suoi debiti e, tra alcune che ne trova, decide di rivolgersi a Legge3.it grazie alla Garanzia 100% Soddisfatti o Rimborsati che offriamo ai nostri clienti.

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Per Giovanni il sostegno della moglie è stato importantissimo, sia moralmente che economicamente. 

Ma lui, avendo compreso il peso ed il pericolo della sua situazione, chiede aiuto alla moglie che, come in ogni famiglia sana, lo supporta per il bene di tutti!

La storia che Giovanni ha raccontato è una delle tante storie dei nostri clienti soddisfatti!

Storie di imprenditori… di dipendenti… di professionisti… di gente comune che tutti i giorni affrontano con dignità la vita lavorativa e che per motivi indipendenti la loro volontà, si sono ritrovati in sovraindebitamento.

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Per accedere a queste procedure serve l’aiuto di uno specialista, non è qualcosa che si può fare da soli con semplicità.

La scelta del proprio consulente è addirittura fondamentale, non c’è spazio per l’approssimazione o la superficialità.

Alcune volte basta una svista per commettere un errore che si rivela talmente dannoso da rischiare che il giudice rigetti la pratica.

E se questo succede, si ritorna al punto di partenza e si sono persi tempo e denaro.

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